Politica 27 Febbraio 2020 13:33

Coronavirus, Di Maio alla stampa estera: «Coinvolto lo 0,089% dei Comuni. Italia sicura per turisti e imprenditori»

Stop a tamponi a pazienti asintomatici. Speranza: «Eseguiti 10mila test, ma non possiamo essere puniti per aver fatto più controlli degli altri Paesi»

Coronavirus, Di Maio alla stampa estera: «Coinvolto lo 0,089% dei Comuni. Italia sicura per turisti e imprenditori»

«Il coronavirus coinvolge solo lo 0,089% dei Comuni italiani. Le misure di isolamento che abbiamo adottato riguardano 50mila cittadini su 60 milioni di abitanti. I focolai sono solo due, nel basso lodigiano e a Vo’ Euganeo, e forse sono anche collegati tra loro. Tutti gli altri casi emersi in Regioni diverse da Veneto e Lombardia sono riconducibili a questi due focolai. Questa è l’entità del fenomeno, ed è improprio che altri Paesi stiano sconsigliando o vietando viaggi in tutta la Lombardia, in tutto il Veneto o, addirittura, in tutta Italia. I nostri figli stanno continuando ad andare a scuola nella maggior parte d’Italia. E finché questo avverrà, i turisti e gli investitori potranno venire nel nostro Paese e le imprese potranno continuare a produrre. L’Italia è un Paese affidabile e credibile».

Sono le parole che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha rivolto alla stampa estera, all’indomani della possibile chiusura dei voli per l’Italia annunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, per «fare in modo che l’opinione pubblica dei vostri Paesi possa conoscere la reale condizione dell’Italia». Il Ministro ha quindi mostrato una cartina del nostro Paese in cui si evidenziano le zone interessate dall’epidemia: «Parliamo dello 0,2% del territorio veneto e dello 0,5% del territorio lombardo. Eppure – ha continuato Di Maio – circolano tante notizie errate che stanno danneggiando profondamente il tessuto economico del nostro Paese, i flussi turistici, il brand ‘Made in Italy’ e la reputazione della comunità scientifica italiana, che sta affrontando in maniera brillante questo momento di difficoltà. Ricordiamo che tutti e tre i pazienti ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma sono guariti. L’infodemia scorretta può fare più danni del rischio di epidemia».

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Dopo i ringraziamenti che il ministro della Salute Roberto Speranza ha rivolto ai medici e ai professionisti sanitari che «stanno svolgendo un lavoro di grandissimo livello» e gli elogi al nostro Servizio sanitario nazionale «di cui dobbiamo essere orgogliosi», la discussione con la stampa estera si è spostata sul tema tamponi. In un’intervista al Corriere della Sera, infatti, Walter Ricciardi (consigliere del governo per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali) ha detto che negli ultimi giorni nel nostro Paese sono stati eseguiti troppi tamponi. 10mila, ha detto Di Maio. Scelta lontana dalle raccomandazioni del Centro europeo per il controllo delle malattie, che consiglia invece il test solo ai soggetti sintomatici in presenza di due caratteristiche: il contatto con malati di Covid-19 accertati e la provenienza da zone di focolai.

«Le informazioni in più che abbiamo così ottenuto saranno estremamente utili per la ricerca e per la costruzione di catene di trasmissione che non nessun altro Paese avrà», ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. «Ma non possiamo essere colpevoli di aver fatto più controlli degli altri Paesi», ha aggiunto il Ministro.

Intanto però il protocollo è cambiato ed è stato allineato alle raccomandazioni dell’ECDC: il tampone si eseguirà solo sui pazienti sintomatici. «In questo modo il metro utilizzato dall’Italia sarà lo stesso degli altri Paesi, e sarà più semplice per noi capire cosa sta succedendo», ha spiegato Ippolito. «Anche perché – ha aggiunto infine – la strada più efficace è l’isolamento dei contatti stretti dei casi positivi, il tampone non è sufficiente. Può essere negativo ma diventare positivo nel corso del periodo di incubazione».

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