Lavoro e Professioni 10 Dicembre 2019 13:50

Sanità, Paola Pedrini (FIMMG Lombardia) è il segretario più giovane d’Italia. «Micro team e telemedicina per rinnovare»

«Il primo passo è l’accordo regionale Lombardia 2020 dove verranno chiesti più incentivi per il personale di studio e il sostegno dei giovani medici nell’avvio della propria attività di medicina convenzionata. La cronicità rimane la sfida principale» così Paola Pedrini, alla guida di FIMMG Lombardia
di Federica Bosco
Sanità, Paola Pedrini (FIMMG Lombardia) è il segretario più giovane d’Italia. «Micro team e telemedicina per rinnovare»

Ricambio generazionale e innovazione tecnologica. Questi gli ambiti su cui Paola Pedrini, eletta alla guida di FIMMG Lombardia lo scorso novembre, intende intervenire. Bergamasca, 37 anni, Paola è il segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina generale più giovane d’Italia. Un primato che, con l’essere donna, rappresenta un valore aggiunto in un momento di grande cambiamento per la categoria. È lei stessa a raccontarlo.

«La mia visione è quella dei giovani medici che entrano nella professione in una realtà completamente diversa rispetto a trent’anni fa, la medicina generale è in una fase in cui deve necessariamente evolvere».

Come intende impostare il nuovo corso?

«Sicuramente punterò sulle aggregazioni; il lavoro in micro-team è il futuro, quindi i medici di medicina generale saranno affiancati da personale sanitario e amministrativo, con la possibilità di utilizzare nuovi strumenti diagnostici e valorizzare la telemedicina negli studi».

Un ricambio generazionale che deve fare i conti con la carenza di medici però…

«In realtà, in Lombardia il numero dei corsisti è aumentato ed adeguato alle necessità del territorio. Purtroppo, queste modifiche sono state fatte un pochino tardi perciò per alcuni anni ci saranno dei problemi perché i pensionamenti sono superiori agli ingressi e si dovranno studiare soluzioni temporanee, in attesa che i corsisti entrino nella professione».

Questo è l’anno della medicina di genere, quale cambiamento porterà per i medici di medicina generale? .

«Il tema mi è particolarmente caro, perché faccio parte della commissione FNOMCeO sulla medicina di genere. Posso dire che sta partendo un piano di sensibilizzazione attraverso gli ordini sanitari sul tema, come previsto dall’Articolo 3 del decreto-legge approvato lo scorso mese di giugno, per stimolare la formazione a partire dalle Università, ma anche la formazione continua dei medici proprio perché c’è ancora poca conoscenza e deve essere diffusa maggiormente».

Proprio il tema della formazione continua è molto dibattuto, cosa ne pensa?

«Beh, la formazione è importante e proprio per questo vanno pensati dei percorsi adeguati ad ogni medico, secondo la propria attività e interesse e va resa più disponibile a tutti in modo da rendere il medico in condizione di formarsi. Ci sono ad esempio corsi a distanza di qualità che permettono ai medici di rimanere al passo».

Per il 2020 quale sarà la sfida?

«Il primo passo è l’accordo regionale Lombardia 2020 dove verranno chiesti più incentivi per il personale di studio, che è un aiuto fondamentale per strutturare meglio l’attività lavorativa dei medici di medicina generale e per garantire una vera continuità di cura. Gli altri temi fondamentali saranno il sostegno dei giovani medici nell’avvio della propria attività di medicina convenzionata, senza dimenticare le aree disagiate, pensando alla medicina di aggregazione ma con soluzioni funzionali alle caratteristiche del territorio. La cronicità rimane la sfida principale a causa dei cambiamenti demografici della popolazione. E infine la collaborazione con gli altri operatori sanitari».

Articoli correlati
Sempre meno omega-3 nella dieta globale. Una minaccia per la salute e l’ambiente
Uno studio americano rivela che l’85% della popolazione mondiale non assume abbastanza omega-3. Colpa anche di pesca intensiva, inquinamento e riscaldamento degli oceani. Gli scienziati lanciano l’allarme: “È un problema di salute pubblica globale.”
“Le donne verso un cuore consapevole”, focus a Milano su cardiologia e medicina di genere
Scarsa consapevolezza del rischio cardiovascolare, pochi studi di genere, necessità di strategie di prevenzione e approcci terapeutici mirati. La salute del cuore delle donne, in Italia, deve occupare i primi posti nell’agenda politico-sanitaria del Paese. Questo il focus dell’evento organizzato a Milano da Daiichi Sankyo Italia
Cronicità. Diagnosi lente e rinuncia alle cure, ecco i ‘diritti sospesi’ dei pazienti nel XXII Rapporto di Cittadinanzattiva
Oltre alle tempistiche necessarie per dare un nome alla patologia, pazienti e caregiver devono affrontare anche le difficoltà che derivano dalle difformità territoriali nell’erogazione delle prestazioni sanitarie
In arrivo il nuovo Piano Nazionale Cronicità. Previsto maggior coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. Nelle fasi e negli obiettivi che lo compongono, l'erogazione di interventi personalizzati attraverso il coinvolgimento di pazienti e caregiver nel piano di cura, un maggior ruolo delle associazioni di tutela delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie, puntare molto sulla sanità d'iniziativa e l'empowerment
di G.R.
Tumori: IFO, “La medicina è personalizzata se prevede un approccio di sesso e genere”
I tumori oltre a essere differenti tra di loro, possono avere caratteristiche diverse a seconda del sesso, maschio o femmina, e anche del genere, uomo o donna che rappresenta il contesto sociale, culturale ed economico all’interno del quale vivono gli individui. Alla luce delle evidenze scientifiche è quindi fondamentale capire e individuare queste differenze per poter pianificare dei percorsi di diagnosi e terapia mirati
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio