Advocacy e Associazioni 19 Maggio 2025 16:32

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef ricorda che nel 2022 in 43 Paesi dell’OCSE e dell’UE, circa un individuo su sei di età compresa tra i 10 e i 19 anni soffriva di un disturbo mentale diagnosticabile e lancia una serie di iniziative sull’importanza della salute mentale per bambini, bambine e giovani. Circa la metà dei problemi di salute mentale manifestati in età adulta insorge durante l’infanzia, con ripercussioni significative sulla qualità della vita, il benessere mentale, le relazioni, l’istruzione e l’inserimento lavorativo degli adulti. Secondo la Report Card 19 dell’UNICEF Innocenti “Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile”, il suicidio è la quarta causa di morte più comune tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni; i tassi di suicidio in questa fascia di età sono sostanzialmente più alti tra i ragazzi rispetto alle ragazze.

In calo la soddisfazione dei bambini per la propria vita

In generale, fra il 2018 e il 2022 i tassi di suicidio sono diminuiti in 18 paesi, ma sono rimasti pressoché stabili in 7 e sono aumentati in 17. L’Italia è all’8° posto su 36 Paesi sulla salute mentale e ha il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali (su 42 Paesi). Per quanto riguarda la soddisfazione degli adolescenti per la propria vita, nella maggior parte dei paesi, la percentuale di bambini con un’elevata soddisfazione per la vita è diminuita tra il 2018 e il 2022. Le ragazze hanno meno probabilità di avere un’elevata soddisfazione per la propria vita rispetto ai ragazzi. In quattro paesi – Cile, Messico, Polonia e Turchia – il calo della percentuale di bambini con un’elevata soddisfazione per la vita è stato superiore a 10 punti percentuali. In Italia tra i 15enni, la soddisfazione della vita è leggermente calata, passando dal 76% (2018) al 73% (2022).

Chi usa tanto i social media è meno soddisfatto della propria vita

Sulla soddisfazione per la propria vita incidono fattori quali l’incidenza della condizione socioeconomica familiare; l’esercizio fisico regolare; l’uso intenso dei social media; la frequenza delle conversazioni con i genitori; la frequenza di episodi di bullismo. In particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei social media: gli adolescenti che utilizzano moderatamente i social tendono ad avere una soddisfazione di vita leggermente superiore rispetto agli utenti più assidui o a coloro che non li utilizzano affatto. L’impiego dei social media è stato associato a una percezione negativa della propria immagine corporea, sia per le ragazze che per i ragazzi. In tutti i Paesi, più della metà degli adolescenti ha affermato che i genitori dedicano del tempo a conversare con loro almeno una volta a settimana, dal 53% in Giappone al 91% in Irlanda. L’Italia ha il 79%.

In Italia il 14% dei 15enni ha subito atti di bullismo

Per quanto concerne il diffuso fenomeno del bullismo, nella maggior parte dei paesi si è verificata una diminuzione dei tassi, compresa l’Italia, dove il 14,3% dei quindicenni afferma di aver subito atti frequenti di bullismo. In occasione della Settimana, l’Unicef Italia realizzerà 3 iniziative principali per tenere alta l’attenzione sul tema. In particolare: una giornata sarà dedicata al tema “non è salute senza salute mentale”, con un contenuto online realizzato insieme a Guida Psicologi per ricordare che la salute mentale ha la stessa importanza di quella fisica; in un’altra giornata insieme con Il Punto Economico si ricorderà l’importanza di investire sulla salute mentale di tutti e in particolare di bambini e giovani per il benessere delle nostre società. Chiuderà la settimana un contenuto realizzato da Maria Beatrice Alonzi, scrittrice, esperta di analisi comportamentale, cultura ed etica degli spazi digitali; per ribadire quanto sia importante chiedere aiuto e quali siano i servizi disponibili, ai quali oggi è possibile ricorrere.

 

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