Nutri e Previeni 2 Dicembre 2015 15:40

Le regole per la merenda giusta

Le regole per la merenda giusta

shutterstock_118599115L’inverno è ormai alle porte e i ragazzi hanno bisogno di molte energie per poter affrontare tutti gli impegni quotidiani: la scuola, lo sport, il gioco e tutte le altre attività extrascolastiche. Una corretta alimentazione, dunque, ha un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione del rendimento dell’intero organismo che si trova nella fase delicata della crescita.

“E’ importante non far passare troppe ore di digiuno tra un pasto e l’altro per non costringere l’organismo, già impegnato nelle mille battaglie quotidiane, all’inutile stress di dover attingere alle proprie riserve con il rischio di esaurirle”, spiega il pediatra Claudio Maffeis che poi stila un decalogo per approfondire qual è il modo più giusto per affrontare la merenda per bambini e ragazzi in inverno e quali regole tenere a mente per una corretta alimentazione con l’arrivo dei primi freddi.

La prima regola  sempre valida è educare i bambini alla varietà: “Spesso i bambini tendono, soprattutto a merenda, a voler decidere in autonomia cosa mangiare; è giusto assecondare le loro preferenze ma è bene anche essere propositivi. Per questo è fondamentale offrire alternative educando al gusto ed insegnando a non demonizzare alcun alimento”. Altro principio è non saltare mai la merenda: “è fondamentale sia a metà mattina che a metà pomeriggio per ricaricarsi e mantenere costante la glicemia e quindi, l’attenzione, durante le lunghe ore di studio e di arrivare meno affamati all’ora di pranzo o di cena. Una merenda bilanciata – spiega il pediatra – è composta prevalentemente da carboidrati a lento assorbimento, per cui possiamo consigliare fette biscottate o pane integrale con marmellata o miele o creme spalmabili, biscotti secchi, meglio non ricchi di creme o un prodotto da forno. Un’alternativa può essere anche uno yogurt, accompagnato magari da un frutto”.

La stagione invernale è tradizionalmente il periodo in cui i bambini praticano un’attività sportiva organizzata. “Che sia un’ora di nuoto, calcio o pallavolo, bisogna sfatare il falso mito secondo cui chi fa sport deve mangiare di più – ammonisce il pediatra – molti genitori fanno l’errore di esagerare con la quantità di cibo proposta a merenda, perché sentono il bisogno di compensare  la fatica dei figli che fanno sport, mentre nella gran parte dei casi, il dispendio calorico non giustifica una doppia merenda.  Il discorso cambia solo se il bambino pratica un’attività agonistica: in questo caso è necessario prevedere un’alimentazione più ricca”.

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