Salute 22 Novembre 2022 16:21

Rampelli (VpC-FdI): «Maggiore autonomia con garanzia Lea uguali ed efficienti per tutte le regioni»

«Dare maggiore autonomia alle Regioni e garantire gli stessi livelli essenziali di assistenza insieme al principio dell’unità nazionale. Bisogna evitare che nell’applicazione dell’autonomia ci siano due Italie, una povera e l’altra attrezzata» ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli

Rampelli (VpC-FdI): «Maggiore autonomia con garanzia Lea uguali ed efficienti per tutte le regioni»

«Quella che abbiamo è una bozza autorevole che è stata valutata dal presidente in Consiglio Meloni in persona e dovrà incrociare la strada con le riforme costituzionali. Ovvio che non si possa prescindere dal sistema degli enti locali. Si tratta di dare una maggiore autonomia alle Regioni e contestualmente garantire gli stessi livelli essenziali di assistenza (Lea) insieme al principio dell’unità nazionale. Bisogna evitare che nell’applicazione dell’autonomia ci siano due Italie, una povera con servizi scarsi e destinata all’emigrazione, il Mezzogiorno. E l’altra attrezzata, infrastrutturata con servizi efficienti, il Nord d’Italia. Ma questa valutazione che faccio io la fanno anche i colleghi della Lega». È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia partecipando a l’Aria che Tira su la7.

Il problema dell’immigrazione

«Noi abbiamo conseguito un risultato importante – ha aggiunto – perché se oggi si parla anche al livello continentale del problema immigrazione è merito nostro. Questo significa anche cambiare paradigma senza favorire la migrazione permanente che arricchisce le tasche di scafisti e trafficanti di uomini».

Il reddito di cittadinanza

«Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza – ha risposto interpellato sulla riforma- abbiamo sempre detto che bisogna cambiarlo e non abrogarlo. E per farlo non è stato sufficiente un mese di governo. Per questo il presidente del Consiglio ha annunciato che andrà avanti ancora per un po’. Il reddito rimane per la categoria degli inabili al lavoro ma chi è nelle condizioni di poter lavorare deve rispondere alla prima offerta che gli si propone. Il reddito di cittadinanza non è un vitalizio tanto che era stato inserito nel nostro ordinamento da Conte e i 5 stelle con la durata di tre anni. Per favorire la produzione di nuovi posti di lavoro da offrire anche ai percettori di reddito di cittadinanza nella legge di bilancio – ha concluso Rampelli – sarà presente l’azzeramento dei contributi per le aziende che da oggi assumeranno personale».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Un ponte con medici e istituzioni, l’evoluzione delle associazioni dei pazienti sta cambiando la sanità

Nel corso degli anni il ruolo delle associazioni dei pazienti si è evoluto, così come si è evoluto il ruolo del paziente, oggi considerato in misura maggiore (seppure non ancora s...