Salute 26 Maggio 2022 17:16

Cosa unisce cambiamenti climatici, malattie infettive e crisi alimentari? Il punto di Sorice (Simevep)

A Sanità Informazione, il Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva spiega qual è il filo conduttore che unisce tre delle principali problematiche mondiali degli ultimi anni

Qual è il legame tra cambiamenti climatici, malattie infettive e crisi alimentari? Cosa correla tre delle principali problematiche che stiamo vivendo ormai da diversi anni e mai così pressanti in questo momento? L’occasione per parlarne è stata rappresentata dal 51° Congresso Nazionale del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica, chiusosi da poco a Roma. Abbiamo chiesto ad Antonio Sorice, Presidente Simevep (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), di fare il punto della situazione.

Presidente, cosa unisce i cambiamenti climatici, le malattie infettive e le crisi alimentari, temi centrali di questo convegno?

«Malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari sono strettamente correlate. I cambiamenti climatici hanno portato a una diffusione di malattie infettive che non conoscevamo anche nei nostri territori. La proliferazione di malattie infettive che colpiscono sia gli animali che l’uomo porta a delle restrizioni, agli abbattimenti degli animali e a crisi economiche e alimentari che impattano sulla salute pubblica».

In questi giorni si parla molto di peste suina, presente sul nostro territorio nazionale. Quanto è importante la figura del veterinario pubblico per prevenire questo tipo di situazioni?

«La peste suina africana è arrivata in Italia di recente ma noi ne parliamo da anni. Abbiamo allertato le istituzioni di questo pericolo, che imperversava fino a pochi mesi fa in Europa. La figura del veterinario è importantissima perché intercettare il prima possibile positività e focolai sul territorio consente di delimitare le Regioni in cui applicare restrizioni. Questo ci consente di poter esportare i prodotti di carne suina nel mondo, un settore assolutamente fondamentale per la nostra economia».

Cosa fare per limitare la diffusione della peste suina?

«Evidentemente, la peste suina africana ormai ce l’abbiamo sul territorio. Le azioni da mettere in atto sono quelle che sono state previste ma occorre anche un’azione congiunta, integrata di tutti gli attori istituzionali e del territorio. Nelle zone rosse, dove sono stati riscontrati animali infetti, occorre delimitarle con chiarezza. Occorre inoltre un’azione forte di depopolamento su tutto il territorio italiano per contenere più possibile il contagio in quelle regioni in cui sono state riscontrate queste positività».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Non solo peste suina. Grasselli (Sivemp): «Il 70% delle malattie infettive è di origine animale»
Al via il 51° Congresso Nazionale del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica sui temi di “Agenda 2030 per la Veterinaria Pubblica: malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari”. Il Segretario nazionale: «Cambiamenti climatici fanno migrare animali che portano con sé le loro patologie». Attenzione anche ad antibiotico-resistenza e crisi alimentari (peggiorate dalla guerra)
Emergenza peste suina, l’esperto: «Nessun rischio per l’uomo, ma salto di specie imprevedibile»
È stato individuato il primo caso di peste suina africana a Roma su un cinghiale morto. Marco Melosi, presidente Associazione nazionale medici veterinari italiani: «il virus non colpisce l'uomo, ma con mutazioni genetiche possibile spillover»
Sivemp scrive al Ministro Speranza: «Rischio imminente di inadeguatezza organici veterinari nel Ssn»
di Aldo Grasselli, Segretario Nazionale Sivemp
di Aldo Grasselli, Segretario Nazionale Sivemp
A Bologna si apre il consiglio nazionale FNOVI
Tutto è pronto per l’appuntamento a Bologna dall’8 al 10 aprile prossimo che vedrà riuniti i Presidenti dei 100 Ordini provinciali dei medici veterinari
Influenza aviaria, Ugolini (SIVEMP): «I focolai di Ostia Antica non sono un pericolo per l’uomo»
Il vice-segretario nazionale SIVEMP: «Averli identificati conferma il buon funzionamento del sistema italiano di sorveglianza epidemiologica veterinaria. Quando il virus isolato risulta ad alta patogenicità tutti gli animali presenti nell’allevamento vengono abbattuti e l’ambiente sanificato»
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

MICI, ‘Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni’: “Accogliamo un bisogno per trasformarlo in diritto”

Al via la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA che, a partire dall’ascolto dei pazienti, propone soluzioni ai ...
Advocacy e Associazioni

PNLA e PNE: due strumenti diversi, un’unica bussola per una sanità tempestiva e di qualità

Nel dibattito pubblico sulla sanità, le sigle PNLA (Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa) e PNE (Piano Nazionale Esiti) avranno un peso sempre maggiore. Gestite entrambe da AGENAS, rappre...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”