Lavoro e Professioni 19 Ottobre 2017 15:26

Auto-attestazione malattia, Petrone (FIMMG INPS): «Già oggi visite fiscali prima di diagnosi»

La proposta del Senatore Romani di introdurre l’auto-attestazione per i primi tre giorni di malattia incassa il parere favorevole della FIMMG INPS. Ecco perché...

Si continua a discutere della proposta di legge presentata dal Senatore Maurizio Romani, Vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità, che intende permettere al lavoratore di autocertificare i primi tre giorni di assenza dal lavoro per malattia. Secondo la normativa vigente, invece, il lavoratore deve richiedere il certificato medico che attesti la sua malattia al proprio medico di base anche per un solo giorno di malattia. È poi compito del medico inviarlo per via telematica all’INPS, che a sua volta lo inoltra immediatamente al datore di lavoro.

Dopo il parere negativo rilasciato ai nostri microfoni da Massimo Giansante (LEGGI L’INTERVISTA), Vicepresidente ANMEFI (Associazione Nazionale Medici di Medicina Fiscale), per il quale la certificazione del medico è essenziale per comprendere se dolori comuni come un mal di testa o un mal di pancia siano sintomo di qualcosa di più grave, Alfredo Petrone, Segretario Nazionale dei Medici Fiscali INPS in FIMMG, si dice a favore della proposta: «La nostra posizione è sempre stata positiva su questa auto-attestazione del singolo giorno di malattia, magari ripetuto per massimo tre giorni di seguito. È ovvio – prosegue il dottor Petrone – che in questo caso il controllo e la verifica passerebbero da ex ante a ex post, ma di fatto noi medici fiscali già oggi visitiamo pazienti che ancora non hanno ricevuto la visita del loro medico di famiglia. È successo molte volte che il datore di lavoro ci chiamasse e ci mandasse a visitare pazienti ancora in assenza di diagnosi e in assenza di prognosi».

Insomma, l’approvazione della proposta del Senatore Romani andrebbe a regolamentare una situazione che, di fatto, esiste già. In molti casi è il lavoratore che autocertifica la propria malattia e decide di non poter andare a lavoro ancor prima di essere visitato. «In ogni caso – precisa il Segretario – poi l’auto attestazione dovrà essere inserita nel flusso certificativo telematico dell’INPS. L’auto-attestazione della malattia per noi non sarebbe un problema – conclude Petrone -. Pensiamo anzi che oggi i tempi siano maturi, anche grazie all’istituzione del polo unico dell’INPS, per attuare una soluzione di questo tipo».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Fibrosi polmonare, la malattia che lascia senza fiato: “Con Air l’arte trasforma la sofferenza in bellezza”

Cinque opere immersive per raccontare l’indicibile. Al Chiostro del Bramante, la mostra “AiR” trasforma i vissuti di chi convive con la fibrosi polmonare in esperienza sensoriale. Un...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”