Salute 2 Ottobre 2018 11:38

Contratto, Vergallo (Aaroi-Emac): «Sciopero di un anestesista blocca dieci professionisti. Faremo sentire peso della categoria»

Il presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri spiega i motivi che hanno condotto l’intersindacale allo stato di agitazione. E manda un messaggio ai cittadini: «Volete il reddito di cittadinanza o la sanità pubblica?»
Contratto, Vergallo (Aaroi-Emac): «Sciopero di un anestesista blocca dieci professionisti. Faremo sentire peso della categoria»

«Per ogni anestesista che sciopera, si bloccano, in media, altri dieci professionisti, anche se non aderiscono». È Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi – Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani – Emergenza area critica) a parlare del peso del coinvolgimento della categoria da lui rappresentata nelle giornate di sciopero che vedranno la luce nelle prossime settimane. Tra i dirigenti sanitari che attendono da quasi dieci anni il rinnovo del contratto ci sono infatti anche gli anestesisti, fondamentali per mandare avanti reparti e sale operatorie. Ma non c’è solo il contratto tra i motivi che hanno spinto l’intersindacale, di cui Aaroi-Emac fa parte, a proclamare lo stato di agitazione, annunciando manifestazioni e sit-in; c’è anche la crisi che il sistema sanitario sta affrontando e che, a detta dei sindacati, sta mettendo in discussione lo stesso diritto alla salute dei cittadini.

«Insisterò con i colleghi delle altre sigle sindacali – ha dichiarato Vergallo a Sanità Informazione – affinché le giornate di sciopero siano almeno tre, e di una di queste ce ne facciamo carico integralmente come categoria. È infatti evidente che a questo punto la protesta debba assumere dei contorni che impattino sulla cittadinanza, perché occorre sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo».

Un’opinione pubblica che «all’ultima tornata elettorale ha votato questo Governo», un Governo che «non dà alcun segno di interesse, come del resto i precedenti, nei confronti della nostra categoria di lavoratori. Hanno fatto il contratto a tutte le altre categorie ma a noi no, e non si capisce perché» aggiunge Vergallo. «Il Governo Renzi parlava di togliere ai ricchi per dare ai poveri, facendo intendere che i medici ospedalieri fossero ricchi, cosa per altro non vera. Questo Governo, dal canto suo, pur avendo fatto tante promesse non ha promesso ai cittadini il diritto alla salute, che passa attraverso la valorizzazione del lavoro dei medici».

Saranno proprio i cittadini a subire le conseguenze degli scioperi, e per questo, per Vergallo, «non sarà facile farli passare dalla nostra parte. È ovvio che in questo momento il grande polverone viene sollevato sul reddito di cittadinanza. Se i cittadini vogliono questo rinunciando al Sistema sanitario nazionale pubblico va bene, è una scelta di popolo. Ma una categoria di lavoratori non può fare altro che sensibilizzare l’opinione pubblica verso una corretta attribuzione di importanza alle promesse elettorali. E il nostro stato di agitazione va in questa direzione», conclude.

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio