Contributi e Opinioni 2 Marzo 2021 20:16

Covid, Regimenti (Lega): «Contro varianti più assistenza domiciliare per cure immediate»

«È urgente riorganizzare il servizio di assistenza domiciliare, dando la possibilità ai malati di essere curati nella propria abitazione, con un intervento tempestivo, sia a livello diagnostico che terapeutico» spiega l'eurodeputata della Lega Luisa Regimenti

«Le varianti del virus Sars-CoV-2 aumentano e si propagano a gran velocità. In attesa dei protocolli nazionali ed europei necessari per una presa in cura razionale dei pazienti, è urgente riorganizzare il servizio di assistenza domiciliare, dando la possibilità ai malati di essere curati nella propria abitazione, con un intervento tempestivo, sia a livello diagnostico che terapeutico». Così l’eurodeputata della Lega e componente commissione Sanità pubblica Luisa Regimenti, che già a dicembre 2020 aveva presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo azioni per limitare il rischio di diffusione delle varianti negli Stati membri.

«Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità – continua Regimenti – in Italia il 54% delle infezioni Covid-19 è dovuto alla variante inglese, il 4,3% a quella brasiliana e lo 0,4% a quella sudafricana. Ad aggravare la situazione anche il fatto che, come affermato dalla Commissione europea, ancora non sappiamo quale sia la resistenza dei vaccini oggi approvati nell’Unione a queste varianti».

Secondo Regimenti, che è medico legale e responsabile dipartimento Sanità per la Lega nel Lazio, «occorre fare presto, perché, come denuncia il sindacato dei medici anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac, le rianimazioni degli ospedali italiani sono in affanno. Per azzerare i rischi di contagio nei nosocomi serve un’assistenza domiciliare efficace e organica. Alcune Regioni, come il Piemonte, hanno già adottato novità in tema di medicina territoriale. Nel Lazio, invece, i pazienti, anche con decorso lieve, hanno affollato gli ospedali aumentando le probabilità di contagio e affaticando le strutture».

«I medici di famiglia o i professionisti dovrebbero pertanto avere un ruolo fondamentale nelle visite dei pazienti – sottolinea– e poter somministrare altri medicinali oltre al paracetamolo, come antinfiammatori, eparina, antibiotico, cortisone o idrossiclorochina, che in fasi precoci di infezione ha effetti positivi sulla inibizione della replicazione virale. Un servizio svolto a favore della nazione, questo dei medici, che dovrebbe essere retribuito sotto forma di indennizzo», conclude.

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Oftalmologia, Regimenti (Forza Italia): «Sostenere eccellenze nella ricerca sulle patologie oculari»
La responsabile nazionale per l'Europa del Dipartimento Sanità di Forza Italia ha visitato la Fondazione Bietti IRCCS a Roma. «Sostenere Centri di eccellenza come questo significa anche venire incontro alle esigenze dei pazienti abbattendo le liste di attesa»
Sclerosi Multipla, Regimenti (Forza Italia): «Sostenere ricerca e tecnologia per favorire diagnosi precoce»
Per la Responsabile Sanità per l'Europa degli azzurri è importane che «Bruxelles si faccia anche promotrice di politiche per garantire l’uguale accesso alle terapie e ai servizi per le persone con Sclerosi Multipla in tutti i Paesi Europei»
Malattie Rare, Regimenti (Forza Italia): «Da Ue strategia per garantire farmaci orfani a prezzi accessibili»
L'europarlamentare azzurra spiega: «Compito delle istituzioni è quello di non far sentire mai sole le famiglie ma metterle nelle migliori condizioni per affrontare la difficile sfida della malattia»
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.