«Ho fatto tutto quello che, chirurgicamente, avrei potuto fare nella mia vita, ma non mi sento un vincente, perché ho dovuto lasciare il mio Paese. I giovani devono andare all’estero per scelta, non perché sono obbligati»
A causa della neurofibromatosi, il primo intervento nel 2010. Poi il rigetto cronico e, dopo un mese e mezzo senza volto, il secondo trapianto