«Auspichiamo pertanto la costruzione di un percorso condiviso tra colleghi, per avviare un confronto proficuo per la nostra professione e che risponda sempre più ai bisogni di salute della popolazione» sottolinea Francesco Della Gatta, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Terapisti Occupazionali
Il Modello Kawa, Parone (AITO): «La vita è un fiume: l’acqua è l’energia vitale dell’individuo, il letto del fiume è la sua rete sociale, le rocce sono i problemi e le sfide, i detriti sono i beni e le responsabilità. Gli spazi che si formano tra queste strutture rappresentano i punti di intervento della terapia occupazionale»
Il presidente AITO: «Il Terapista Occupazionale ha un ruolo fondamentale nel rientro lavorativo della persona non solo dopo infortunio o patologia, ma anche dopo il Covid-19. Anche in Italia, seppur ancora limitatamente, stanno emergendo esempi in questo campo»
Secondo Luigia Fioramonti, presidente della Commissione d’Albo di Roma, bisogna lavorare per «avere una buona formazione e essere presenti in tutti i servizi sanitari per tutelare la salute dei cittadini». Spiega Arnaldo Pezzola (Cda Roma): «Fondamentale la sinergia con i caregiver che ci consente di svolgere un lavoro a 360 gradi anche sull’ambiente»
Il tema di quest’anno è “Belong. Be you.” (“Partecipa. Sii te stesso”): un invito a riflettere sulla forza della diversità e dell’inclusione e su come occorre lavorare assieme per costruire spirito di comunità e resilienza.
La professionista sanitaria: «Sarà una specializzazione sempre più richiesta dopo l’approvazione della legge che vincola tutte le Regioni ad attuare le reti assistenziale di cure palliative»
Il Segretario nazionale dell’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali Barbara Lucia: «Attualmente in Italia i terapisti occupazionali sono 2.300, un numero insufficiente per rispondere al fabbisogno di salute e benessere dei cittadini. In molti stati europei, invece, questo professionista è considerato fondamentale nel team multidisciplinare riabilitativo»
Il vicepresidente Aito: «Non di rado il nostro intervento è uno dei pochi legami che consente alle persone di tenere un contatto con l’esterno, aiutandole a mantenere autonomia e socialità»
Nonostante la recente istituzione di albi e ordini, l’Associazione italiana terapisti occupazionali ha conservato il suo numero di iscritti. Parone: «Questa è la dimostrazione dell’impegno del precedente consiglio direttivo. Continueremo il loro lavoro»
Il presidente Aito: «Al nuovo direttivo auguro di riuscire a condurre la professione nel team di prevenzione, cura e riabilitazione e di creare rete con studenti, mondo universitario e società scientifiche»
Gabriella Casu (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali): «Ci aspettiamo di essere impegnati anche nello studio degli effetti dello smart working sulle dinamiche familiari e sulla sfera della produttività e del tempo libero. Potremmo avere un ruolo importante all’interno delle scuole per facilitare l’utilizzo della teledidattica»
I professionisti inclusi nella legge Lorenzin ma esclusi dalla Gelli-Bianco. il presidente Aito, Associazione Italiana Terapisti Occupazionali: «Vorremmo avere la possibilità di essere riammessi. L’attuale esclusione impedisce alla nostra Associazione di stilare le linee guida che definiscono le competenze del terapista occupazionale»