Negli scenari drammatici di questa pandemia la medicina narrativa può aiutare ad evitare la ‘fusione emozionale’ in cui «ci si proietta nelle condizioni del paziente e si rischia di provare lo stesso dolore»
Nel numero anche un articolo di Antonio Panti (FNOMCeO) e del sociologo Paolo Trenta. Nell’editoriale il presidente della Società italiana di Medicina diagnostica e terapeutica: «Non siamo riusciti a proteggere e tutelare i nostri operatori sanitari in prima linea e nella rete territoriale con un elevato numero di vittime appartenenti a tutte le Professioni Sanitarie e con il pericolo concreto di compromettere la capacità di risposta del nostro Sistema Sanitario»