A Bolzano e Cuneo i primi “cani molecolari” incaricati di scovare i positivi: non cercano il virus ma alcune sostanze presenti nei fluidi biologici. Nicola Decaro, Professore di Malattie infettive degli animali: «Hanno 300 milioni di recettori olfattivi contro i 5-6 milioni dell’uomo. Studi aprono prospettive interessanti»