«L’Educatore professionale socio-pedagogico non può svolgere prestazioni che in ambito sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale siano già svolte da altre professioni sanitarie, a partire dall’Educatore professionale qualificato socio-sanitario, la cui formazione deve essere svolta in collegamento tra le Scuole di medicina e quelle di Scienze dell’educazione»
«Oggi diamo a queste figure la possibilità di spendersi nei presidi socio-sanitari e quindi finalmente diamo lo sbocco che quell’indirizzo avrebbe dovuto avere sin dall’inizio» sottolinea la deputata del Partito democratico che boccia la manovra: «Serviva più attenzione alle persone fragili, alle famiglie che sono più in difficoltà, ai portatori di disabilità»