La patologia, accertata da almeno un anno nel paziente mediante diagnosi che ne attesti l’effetto invalidante, sarà riconosciuta come malattia sociale. La deputata della Lega da anni si batte per questo: «Quando si viene in contatto con la vita reale di queste persone si capisce cosa hanno passato, c’è anche chi ha sfiorato il suicidio». Ora il testo passa al Senato, iter dovrebbe essere veloce