FNOPO: «Quanto accaduto evidenzia la necessità di regolamentare questa pratica all’interno del Sistema sanitario nazionale ed evitare così esiti infausti, nei quali le vittime sono piccole vite»
Sono più di 11mila le circoncisioni fatte da residenti in Italia o senza permesso di soggiorno, di cui 5mila in Italia e 6mila nei paesi di origine. Il presidente dell’Associazione Medici di Origine straniera in Italia: «Bisogna inserirla nei LEA se possibile, altrimenti occorre trovare una soluzione ad hoc per eliminare la responsabilità medico legale di pediatri e anestesisti perché in quella rituale il chirurgo pediatra non accetta di addormentare il bambino sotto i quattro anni»
All’appello lanciato da Foad Aodi, Presidente dell’Associazione Medici di origine straniera in Italia e consigliere dell’OMCeO Roma, aderisce anche il Presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri: «Gli ultimi casi secondo me sono una sottostima, perché probabilmente ci sono stati molti altri casi con complicanze senza morti». Il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma: «Dobbiamo dare modo a tanti bambini di essere salvaguardati da complicanze che possono essere mortali»
La tragedia nel comune in provincia di Reggio Emilia: la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sul tema è intervenuta anche la titolare della salute: «Esistono protocolli e medici che possono aiutare le famiglie a fare le cose al meglio. Non fatelo in casa, non rischiate!». Ogni anno in Italia tra i 4mila e i 5mila i bambini vengono circoncisi per motivi culturali, religiosi o igienici. Il 35% degli interventi è clandestino. Fnomceo aderisce ad appello Aodi: «Quella rituale sia inserita subito nei Lea»