Con la sentenza n. 34813/2021 la Cassazione stabilisce che il medico è tenuto al risarcimento per l’omessa diagnosi di una patologia terminale, anche se questa è ininfluente sul decorso della malattia. Il motivo? Violato il diritto del paziente terminale di scegliere come affrontare la prospettiva della morte ormai prossima
Quando si può parlare di colpa grave? Novità e precisazioni emergono da una recente sentenza della Corte di Cassazione
Secondo la Corte di Cassazione, l’ottenimento del consenso informato è considerato atto medico. Un’informazione non corretta o carente è responsabilità professionale, con dovere di risarcire un doppio danno: alla salute e all’autodeterminazione
Con l’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni è stato introdotto l’obbligo per tutte le imprese costituite in forma societaria e per le ditte individuali di comunicare la Posta elettronica certificata al registro delle imprese entro il primo ottobre 2020, con rischio di sanzioni in caso di omissione
di Avv. Marco Croce – Consulcesi & Partners
Il rischio per il lavoratore è di essere sollevato dall’incarico al compimento dei 65 anni, senza ricevere la pensione. Possibile eccessiva riduzione degli organici in sanità
Sono “leggi scientifiche” quelle che accertano il nesso di casualità tra la condotta di un medico e il danno lamentato dal paziente. A stabilirlo una sentenza della Cassazione (sentenza 26568/2919) che ha individuato quattro requisiti fondamentali: la generalità, la controllabilità, il grado di conferma, l’accettazione da parte della comunità scientifica internazionale. La sentenza, pubblicata da […]
Ai nostri microfoni la Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica commenta la recente sentenza della Cassazione
Sottolinea la Cassazione: l’ostetrica negligente che provoca la morte del feto risponde di omicidio colposo e non di aborto colposo
Medici e operatori sanitari, a causa delle ormai croniche carenze di organico, arrivano alla pensione anche con 300 giorni di ferie non godute. Corte Giustizia Ue: Diritto all’indennità anche se lavoratore non ha richiesto di fruirne durante il periodo di servizio. Consulcesi: «Al datore di lavoro l’onere di dimostrare di aver adottato le misure necessarie»