Il Modello Kawa, Parone (AITO): «La vita è un fiume: l’acqua è l’energia vitale dell’individuo, il letto del fiume è la sua rete sociale, le rocce sono i problemi e le sfide, i detriti sono i beni e le responsabilità. Gli spazi che si formano tra queste strutture rappresentano i punti di intervento della terapia occupazionale»
Il presidente AITO: «Il Terapista Occupazionale ha un ruolo fondamentale nel rientro lavorativo della persona non solo dopo infortunio o patologia, ma anche dopo il Covid-19. Anche in Italia, seppur ancora limitatamente, stanno emergendo esempi in questo campo»
Il Segretario nazionale dell’Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali Barbara Lucia: «Attualmente in Italia i terapisti occupazionali sono 2.300, un numero insufficiente per rispondere al fabbisogno di salute e benessere dei cittadini. In molti stati europei, invece, questo professionista è considerato fondamentale nel team multidisciplinare riabilitativo»
Il vicepresidente Aito: «Non di rado il nostro intervento è uno dei pochi legami che consente alle persone di tenere un contatto con l’esterno, aiutandole a mantenere autonomia e socialità»
Nonostante la recente istituzione di albi e ordini, l’Associazione italiana terapisti occupazionali ha conservato il suo numero di iscritti. Parone: «Questa è la dimostrazione dell’impegno del precedente consiglio direttivo. Continueremo il loro lavoro»
I professionisti inclusi nella legge Lorenzin ma esclusi dalla Gelli-Bianco. il presidente Aito, Associazione Italiana Terapisti Occupazionali: «Vorremmo avere la possibilità di essere riammessi. L’attuale esclusione impedisce alla nostra Associazione di stilare le linee guida che definiscono le competenze del terapista occupazionale»