Contributi e Opinioni 5 Settembre 2019 16:46

Sifo al Governo: «Sanità e Salute siano sempre al centro delle riflessioni, delle scelte, delle programmazioni e degli investimenti»

«Buon lavoro al Ministro Speranza ed all’intero Governo Conte». E’ questo l’augurio che la Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) rivolge a Roberto Speranza ed a tutti i componenti del Governo presentato dal Presidente del Consiglio incaricato.

«Il compito del neo-ministro – che raccoglie il “testimone” da Giulia Grillo, che ha condotto la sanità italiana in un periodo breve e sicuramente complesso – sarà da subito impegnativo e pieno di asperità, per riportare equilibrio in un settore che numerose problematiche – anche di origine regionale – hanno reso turbolento» fa sapere la Sifo nella nota di auguri al nuovo ministro Roberto Speranza.

La Sifo in particolare sottolinea il punto 22 del programma indicativo di Governo che esplicita l’impegno a «difendere la sanità pubblica e universale, valorizzando il merito. Questi temi e questi valori – afferma la Società di farmacia ospedaliera – sono al centro dell’azione continua della Società di Farmacia Ospedaliera, che da anni esprime preoccupazione per una diminuzione dell’attenzione dell’azione politica e dell’azione di governo verso la sanità pubblica. Da questo principale punto di vista la Sifo ribadisce la sua disponibilità ad un dialogo immediato e costruttivo con Roberto Speranza, da tutti conosciuto come politico che pone la sua azione a servizio della centralità del servizio pubblico».

«Ma nella certezza che ogni azione di governo è oggi frutto di un’azione coordinata e consapevole tra tutti i dicasteri – prosegue la nota – la Sifo rivolge il suo augurio di un buon lavoro anche al presidente Conte e a tutto il Governo, affinché la Sanità e la Salute dei cittadini siano sempre al centro delle riflessioni, delle scelte, delle programmazioni e degli investimenti, realizzando un sistema che sappia rispondere alle persone, ai pazienti, alle famiglie senza creare disuguaglianze sociali» conclude.

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