Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Vista 2 Dicembre 2022

Cataratta, Mocellin (SOI): «Con la chirurgia refrattiva si correggono 4 difetti in 1»

L’oculista: «Dopo aver asportato il cristallino opaco si procede all’impianto di un nuovo cristallino trasparente che permette non solo di eliminare la cataratta, ma anche di correggere difetti visivi come miopia, astigmatismo e presbiopia. La cataratta colpisce, di solito, gli over 70, ma sono in aumento i casi tra i 40-50enni»

La cataratta è un processo di invecchiamento del cristallino: con il passare degli anni da trasparente diventa opaco. Proprio perché legato all’avanzare dell’età può colpire tutta la popolazione over 70. «Tuttavia -avverte Antonio Mocellin, vice presidente Società Oftalmologica Italiana (SOI) -, negli ultimi anni, assistiamo anche ad una comparsa precoce della cataratta, già a partire dai 40-50 anni, un cambiamento probabilmente da attribuire alle mutate condizioni di inquinamento atmosferico ed ai variati stili di vita».
La visione annebbiata è il primo ed inequivocabile sintomo della cataratta.

Il “4 in 1” della chirurgia refrattiva della cataratta

Un difetto visivo che oggi può essere facilmente corretto con chirurgie tecnologicamente molto avanzata che, in un solo intervento, consentono di correggere anche altre tipologie di deficit della vista pregressi alla cataratta stessa. Questo intervento si chiama chirurgia refrattiva della cataratta: «Dopo aver asportato il cristallino opaco si procede all’impianto di un nuovo cristallino trasparente che permette non solo di eliminare la cataratta, ma anche di correggere difetti visivi come miopia, astigmatismo e presbiopia – spiega Mocellin -. La correzione di quest’ultimo difetto, ovvero la presbiopia, anch’esso legato all’avanzare dell’età è tra le più recenti novità introdotte in questo ambito».

La qualità della vita

Un’innovazione che ha rivoluzionato non poco la vita della popolazione anziana oggi sempre più attiva ed avvezza all’utilizzo dei mezzi informatici. «Chi si sottopone ad una chirurgia refrattiva della cataratta, avendo la possibilità di correggere più difetti visivi allo stesso tempo, avrà una visione ottimale da tutte le distanze, senza dover ogni volta utilizzare gli occhiali e, soprattutto, cambiarli a seconda della distanza dell’oggetto da mettere a fuoco», aggiunge il vice presidente Società Oftalmologica Italiana.

Quando ricorrere al bisturi

Prima si interviene, meglio è. «Se prima si preferiva intervenire su cataratte “avanzate”, oggi la tendenza è operare cataratte non dure, non mature. Intervenire quando la malattia non è ancora in uno stadio di eccessivo avanzamento – sottolinea Mocellin – non solo ne migliora gli esiti, ma permette anche di restituire un’ottima qualità della vita al paziente che, considerando l’aumento dell’età pensionabile, si troverà, nella maggior parte dei casi, nel pieno della vita attiva e dell’età lavorativa». Aspettare, dunque, non è mai la scelta giusta sia per non penalizzare la quotidianità dell’individuo in  questione, sia per non aumentare i rischi associati all’intervento.

I rischi dell’intervento chirurgico

«Nessuna chirurgia è mai scevra da rischi – ammette l’oculista -. Ma, oggi, grazie all’utilizzo di tecnologie molto avanzate e grazie anche alla formazione molto accurata dei nostri chirurghi italiani, annoverati tra i migliori al mondo, la percentuale di complicanze legate ad un intervento di chirurgia refrattiva della cataratta è estremamente bassa, inferiore all’1%. In altre parole – conclude Mocellin – i benefici superano di gran lunga i rischi».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano