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Il sonno è un elemento chiave per lo sviluppo del bambino. Ma quanto ne occorre in relazione all’età? Lo abbiamo chiesto al dottor Mattia Doria, Responsabile Nazionale Progetto Buonanotte FIMP
Il sonno è un elemento chiave per lo sviluppo del bambino. Ma quanto ne occorre in relazione all’età? Lo abbiamo chiesto al dottor Mattia Doria, Responsabile Nazionale Progetto Buonanotte FIMP.
«Il bambino neonato ha una autonomia di sonno abbastanza spontanea – spiega il dottor Doria – il problema del sonno si manifesta un po’ più avanti. Per il bambino neonato le indicazioni sono quelle di garantire una durata di sonno che va dalle 15 alle 17 ore nell’arco delle 24 ore. Questo fino a 3-4 mesi poi, da 4 a 11 mesi, viene raccomandato di garantire un sonno che sia di 14-15 ore.
Nelle età successive, invece, il numero di ore si riduce ma diventa più importante garantirle perché si possono innescare delle abitudini che possono ridurre la durata di sonno complessivo».
Quali sono le conseguenze della privazione di sonno per il bambino?
«Ci sono molti studi, a livello internazionale e anche italiano, che dimostrano come la deprivazione di sonno, sia nella durata sia nella qualità, incida sulla salute complessiva del bambino in termini neuropsichici e neuropsicologici ma anche in termini fisici.
In termini neuropsichici e neuropsicologici, dobbiamo fare attenzione a tutte quei disturbi del neurosviluppo compresi i disturbi dell’attenzione, della vigilanza, dell’iperattività, problematiche molto frequenti, che vediamo spesso nei nostri ambulatori.
Una delle cose che ci sta preoccupando di più è che, in questo momento, si stanno mettendo in relazione i problemi della deprivazione di sonno nei primi anni di vita con la predisposizione alle dipendenze nelle età successive, complice questo anche l’utilizzo dei video device e della televisione in fase di addormentamento».