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I disturbi del sonno con esordio in età neonatale tendono generalmente a protrarsi anche negli anni successivi: nei bambini e negli adolescenti, gli ormoni che stimolano la crescita vengono rilasciati infatti durante il sonno. Anche se sembrano distinti, sonno e alimentazione sono in realtà due aspetti correlati fra loro: come dormiamo incide su come mangiamo e viceversa, […]
I disturbi del sonno con esordio in età neonatale tendono generalmente a protrarsi anche negli anni successivi: nei bambini e negli adolescenti, gli ormoni che stimolano la crescita vengono rilasciati infatti durante il sonno. Anche se sembrano distinti, sonno e alimentazione sono in realtà due aspetti correlati fra loro: come dormiamo incide su come mangiamo e viceversa, infatti, in molti casi uno stile di vita alimentare sbagliato o alcune malattie dell’apparato digerente, influiscono sul corretto riposo notturno.
Per questo motivo la SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale –, nell’ambito di Nutripiatto, lo strumento di educazione nutrizionale per bambini da 4 a 12 anni, intende fornire utili raccomandazioni ai genitori affinché comprendano quanto sia importante, per loro e per il loro bambino, un sonno adeguato in termini di quantità e qualità.
«Il 35 – 40% dei bambini soffre di problemi di sonno durante la crescita, – sottolinea il Dottor Leo Venturelli, Responsabile Comunicazione SIPPS – la percentuale aumenta nel primo anno di vita per via della richiesta di poppate anche durante la notte».
«Sonno e alimentazione sono due situazioni spesso connesse tra loro – ricorda il Dottor Giuseppe di Mauro, Presidente della SIPPS – poiché nell’essere umano il ritmo con cui vengono assunti i pasti, la loro composizione e il loro orario influenzano la qualità del sonno. I bambini non sfuggono certamente a questa regola. Nei primi mesi di vita, quando l’alimentazione è esclusivamente lattea, il bambino necessita di svegliarsi spesso durante la notte, ma in caso di coliche, il sonno può diventare disturbato e può peggiorare per il fatto che si tende erroneamente a iper alimentare il piccolo, pensando che il pianto dipenda dalla fame».
Alcune utili raccomandazioni e risposte alle più comuni domande riguardo il nesso tra sonno e alimentazione della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
I ricercatori che si occupano di sonno ritengono che ci siano molte variazioni legate al singolo individuo, in linea di massima i periodi medi di sonno sono:
Secondo recenti studi di esperti in neuropsichiatria infantile, il 28% dei bambini con insufficiente quantità di sonno si addormenta a scuola una volta a settimana; il 22% facendo compiti; il 32% è troppo stanco per fare sport.
Ecco i consigli utili per avere una alimentazione corretta e, al contempo, un buon sonno:
«Ci sono alimenti che favoriscono il sonno – prosegue il Dottor Venturelli – mentre altri lo possono compromettere. L’eccesso di proteine nella dieta può provocare sete: il bambino urina di più per eliminare l’urea (prodotto di scarto delle proteine) e di conseguenza ha il sonno disturbato, perché ha molta sete e chiede spesso da bere».
Quali sono gli alimenti che favoriscono il sonno?
Tra le sostanze contenute negli alimenti alcune favoriscono il sonno più di altre:
Quali sono invece, gli alimenti o le abitudini da evitare?
«Il pediatra è la persona più idonea – conclude il Presidente SIPPS Di Mauro – alla quale i genitori devono rivolgersi quando ci sono problemi di sonno nei loro bimbi. Per poter intervenire tempestivamente con consigli alimentari adeguati, di comportamento e con medicine se necessario».
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