Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Prevenzione 12 Aprile 2024

Diabete e cuore, un mix pericoloso soprattutto per le donne. I consigli dei cardiologi

Dai cardiologi, riunitisi a Torino in occasione del Congresso Change in Cardiology 4.0, un vademecum per le donne cardiopatiche e diabetiche

Immagine articolo

Chi soffre di diabete corre un rischio doppio di eventi cardiovascolari, soprattutto di coronaropatia, che cresce in maniera proporzionale ai valori di glicemia e aumenta del 10% la possibilità di morte per cause cardiovascolari. I ricercatori sono giunti a questa conclusione confrontando 102 studi scientifici internazionali. Ad avere la peggio sono le donne che, se affette da diabete di tipo 2, hanno un rischio di complicanze cardiovascolari e di mortalità più alto rispetto agli uomini affetti dalla stessa malattia. Tra le signore cardiopatiche il rischio di diabete triplica anche il rischio di morte per patologie cardiovascolari e, in particolare nelle pazienti di età compresa fra 35 e 69 anni, lo aumenta di quasi sei volte.

I consigli per le donne cardiopatiche e diabetiche

In virtù di questi risultati gli specialisti in cardiologia, riunitisi a Torino in occasione del Congresso Change in Cardiology 4.0, hanno messo a punto un vademecum per le donne cardiopatiche e diabetiche.  Gli esperti invitano a prestazione “attenzione ai sintomi di affaticamento che, in particolare nelle donne in sovrappeso, anche moderato, e affette da diabete, possono celare uno scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata, determinato da un malfunzionamento della fase di riempimento del cuore. Questo tipo di scompenso cardiaco può portare a un peggioramento della qualità di vita e, se non curato adeguatamente, anche a esito fatale”.

Attenzione all’accumulo di colesterolo

Ancora esortano tutte le donne, soprattutto quelle che sono affette da cardiopatie e diabete, a “mantenere uno stile di vita corretto in particolar modo dopo la menopausa quando diminuisce e cessa la protezione naturale contro l’accumulo di colesterolo e l’aterosclerosi data dagli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili che vengono prodotti dall’organismo della donna in modo regolare durante il ciclo mestruale”.

Il ruolo dello stress emotivo

I cardiologi consigliano pure di “non sottovalutare i sintomi dello stress emotivo, che può essere la causa della sindrome di Takotsubo (da cui deriva l’espressione “crepacuore”), prevalente nelle donne, caratterizzata da insufficienza cardiaca acuta che simula un infarto. Spesso è scatenata da un evento drammatico, ma a volte non ha una chiara spiegazione. La prognosi è prevalentemente buona a distanza con un recupero completo della funzione cardiaca, ma la fase acuta può essere estremamente grave anche perché spesso diagnosticata in ritardo a causa di sintomi subdoli come dolore toracico, addominale o mancanza di fiato”.

Le donne si ammalano di diabete più tardi degli uomini

I cardiologi ricordano pure che, generalmente, “le donne sviluppano il diabete di tipo 2 intorno a un’età più avanzata rispetto agli uomini, mediamente in una fase della vita in cui le pazienti presentano un più elevato profilo di rischio cardiovascolare, primo fra tutti l’ipertensione”. Le differenze di genere negli esiti clinici del diabete di tipo 2 sono causate da influenze genetiche e ormonali sulla fisiopatologia, sulle manifestazioni cliniche, sulla diagnosi e sulla risposta alla terapia, su cui si concentra la ricerca scientifica più recente. Queste hanno un impatto necessario sulle indicazioni terapeutiche: un recente studio danese condotto su un campione di oltre 70 mila pazienti ha dimostrato che i farmaci ipolipemizzanti prescritti dalle linee guida internazionali per il diabete, ma anche per le malattie cardiache, come gli inibitori SGLT2, vengono introdotti più lentamente nelle donne con diabete e complicanze cardiovascolari, rispetto agli uomini.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...