Sanità 20 Dicembre 2023 17:19

Malati cronici: addio a ricetta cartacea, prescrizioni valide per un anno

Ecco le principali novità per l'assistenza sanitaria dei malati cronici previste dal decreto legislativo semplificazione, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri
di I.F.
Malati cronici: addio a ricetta cartacea, prescrizioni valide per un anno

Tutti i malati cronici possono dire addio alla ricetta cartacea e avranno diritto a prescrizioni delle validità di un anno. A stabilirlo il decreto legislativo semplificazione, approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Entrando nel dettaglio, le prescrizioni saranno in formato elettronico, e non più cartaceo, sia per i farmaci a carico del Ssn sia per quelli a pagamento. Inoltre, “nella prescrizione di medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale per la cura di patologie croniche – come scritto nella bozza del provvedimento – il medico prescrittore può indicare nella ricetta dematerializzata ripetibile, sulla base del protocollo terapeutico individuale, la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di dodici mesi”. Una novità che semplifica non poco la vita di chi fa i conti con una malattia cronica. “Il medico prescrittore, qualora lo richiedano ragioni di appropriatezza prescrittiva – si precisa – può sospendere, in ogni momento, la ripetibilità della prescrizione ovvero modificare la terapia”.

Il ruolo del farmacista

Sarà il farmacista a informare “l’assistito sulle corrette modalità di assunzione dei medicinali prescritti” consegnando “un numero di confezioni sufficiente a coprire trenta giorni di terapia, in relazione alla posologia indicata”. Sempre il farmacista, “nel monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica, qualora rilevi difficoltà da parte dell’assistito nella corretta assunzione dei medicinali prescritti, segnala le criticità al medico prescrittore per le valutazioni di competenza”. Il ministro della salute, di concerto con il ministro dell’Economia, dovrà adottare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto per definire “le ulteriori modalità applicative e le procedure informatiche necessarie”.

Cosa accade se un farmaco non è più in commercio

Nel decreto semplificazioni sono previste misure anche contro la carenza dei farmaci: in caso di interruzione, temporanea o definitiva, della commercializzazione di una confezione di medicinale, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) deve comunicarlo all’Aifa entro i 2 prima dell’interruzione della commercializzazione del prodotto, e non più 4 mesi come avveniva precedentemente. La comunicazione “è rinnovata in caso di prolungamento del periodo di interruzione”.

 

 Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Obesità, una Commissione Globale propone una revisione della diagnosi: “Ecco quando l’eccesso di peso è patologia”

La Commissione sull’Obesità Clinica raccomanda un nuovo approccio, con più sfumature, nel quale vengono usate in aggiunta al BMI anche delle misure del grasso corporeo – ad e...
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Associazioni pazienti nei processi decisionali, Petrangolini: “Un grande risultato, ma il testo approvato non è perfetto”

Il Direttore di Patient Advocacy Lab: "Imporre un limite di almeno 10 anni di attività alle Associazioni che intendano iscriversi al ‘Registro unico delle associazioni della salute e part...
Advocacy e Associazioni

Legge sulla non autosufficienza, Cupla e Carer: “Le Associazioni vigilino attivamente sulla realizzazione della riforma”

Il monito è stato lanciato durante l'evento “Parliamo di caregiver. Chi si prende cura di una persona cara", tenutosi nei giorni scorsi a Reggio Emilia