Salute 19 Novembre 2021 12:28

Una TAC “in fondo al mare” per rasserenare i piccoli pazienti del Policlinico di Milano

Dono della Fondazione De Marchi, l’apparecchio di ultima generazione permette di eseguire esami di routine e biopsie guidate in un ambiente che riproduce i fondali marini con musiche rilassanti e l’ausilio di visori 3D

di Federica Bosco

Fondali marini da osservare in 3D, musiche rilassanti e pesci che nuotano intorno alla TAC di ultima generazione, in grado di eseguire esami di routine e biopsie guidate per i percorsi delle malattie rare e oncologiche. Al Policlinico di Milano da pochi giorni è operativo il nuovo centro diagnostico realizzato con il contributo della Fondazione De Marchi.

«Affrontare una malattia rappresenta un momento difficile per chiunque, tanto più per i bambini che vengono strappati al loro quotidiano per sostenere esami fastidiosi e a volte anche traumatizzanti – spiega Francesco Iandola, direttore esecutivo della Fondazione De Marchi -. Per questo abbiamo deciso, in linea con la nostra mission che prevede un coinvolgimento attivo nella realizzazione di opere di umanizzazione e di contributi in denaro per l’acquisto di macchinari altamente tecnologici, di partecipare alla realizzazione di un nuovo percorso dedicato ai piccoli pazienti che devono fare esami diagnostici».

Il mare di Gregorio Mancino

Il “viaggio” ha inizio nella sala d’attesa in un ambiente marino dipinto da Gregorio Mancino, celebre pittore del cuore con il ricciolo e fondatore di Movimentart. «L’artista ha realizzato per noi scenografie suggestive che accolgono i piccoli pazienti al loro arrivo – aggiunge il direttore della Fondazione De Marchi mentre ci accompagna alla scoperta di questo ambiente ovattato -. Il percorso prosegue con l’ausilio di visori 3D che permettono al bambino di immergersi a 360° nel mare, fino all’ingresso nella sala TAC dove hanno la sensazione di entrare in un acquario».

Una tac di ultima generazione dono della Fondazione De Marchi

La tac donata dalla Fondazione De Marchi è un modello all’avanguardia, dal costo di 280 mila euro, che riduce le radiazioni e permette in pochi minuti di eseguire esami diagnostici sofisticati. «Abbiamo fatto un progetto chiamato “Mica male” perché vogliamo eliminare dall’ospedale tutti i momenti di sofferenza, di paura e di tensione – sottolinea Iandola -. L’ambiente è stato pensato per garantire ai bambini un benessere psicologico cercando di ridurre al minimo i momenti di stress e paura, per permettere una migliore partecipazione nell’affrontare esami e terapie. Per sostenere il nostro progetto è possibile donare due euro chiamando il 45581 fino al 21 novembre», conclude.

 

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