Salute 18 Settembre 2019 15:15

Un fotolibro per raccontare l’ictus cerebrale. Il progetto A.L.I.Ce. Italia-SIMM

Un progetto ambizioso, che ha bisogno – per essere realizzato – dell’aiuto di tutti. A.L.I.Ce. Italia O.D.V. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) e SIMM (Società Italiana di Leadership e Management in Medicina) hanno iniziato un’importante collaborazione per promuovere la conoscenza dell’ictus cerebrale, focalizzando l’attenzione in maniera specifica sulla prevenzione di pregiudizi e di atteggiamenti […]

Un progetto ambizioso, che ha bisogno – per essere realizzato – dell’aiuto di tutti. A.L.I.Ce. Italia O.D.V. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) e SIMM (Società Italiana di Leadership e Management in Medicina) hanno iniziato un’importante collaborazione per promuovere la conoscenza dell’ictus cerebrale, focalizzando l’attenzione in maniera specifica sulla prevenzione di pregiudizi e di atteggiamenti sociali di isolamento nei confronti delle persone colpite da questa patologia.

«Il progetto – si legge in una nota – prevede la creazione di un fotolibro per rappresentare l’umanità delle persone colpite dalla patologia, con tutte le possibili conseguenze dell’esperienza subita. Il volume sarà composto da un centinaio di ritratti di persone colpite da ictus realizzati sia in ospedale (per raccontare meglio il momento in cui si verifica l’evento) sia durante momenti sociali e riunioni di incontro, confronto o svago sia nelle loro abitazioni oppure presso strutture socio-sanitarie per mostrare le conseguenze di eventi più lontani nel tempo. La raccolta degli scatti sarà curata da Gianni Ansaldi, noto fotografo ritrattista che con la sua fotografia punta a far emergere i tratti interiori dei protagonisti nella loro complessità e variabilità».

«Il fotolibro – prosegue – sarà arricchito con selezioni di brevi racconti che illustreranno il cambiamento avvenuto nelle vite non solo di chi è stato colpito dalla malattia, ma anche dei loro familiari e caregiver, sempre coinvolti in prima persona nell’accompagnamento e nella gestione, spesso complessa di situazioni che capitano all’improvviso, per le quali c’è necessità di una radicale riorganizzazione anche emotiva di tutto il nucleo».

LEGGI ANCHE: ICTUS: COME RICONOSCERE I SINTOMI E COSA FARE QUANDO È IN CORSO

«Grazie alle fotografie e alle storie contenute nel libro – prosegue – verrà raccontato il “prima” e il “dopo” l’ictus, sottolineando da una parte quali siano i sintomi che lo rendono riconoscibile, le condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e l’importanza della prevenzione, ma anche come oggi la malattia sia curabile con successo se trattata precocemente e nei centri dedicati (Unità Neurovascolari o Stroke Unit)».

Oltre all’edizione del fotolibro, si prevede di realizzare una mostra itinerante dei ritratti e racconti, per diffondere e rinforzare sempre di più il messaggio.

«Le conseguenze dell’ictus determinano significativi cambiamenti nella vita dei malati e dei loro familiari – dichiara la dottoressa Nicoletta Reale, presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus –. Queste persone devono imparare a gestire una nuova vita quotidiana estremamente più complessa, spesso aiutati da altre persone, anche a causa delle attività necessarie a ristabilire le capacità fisiche. I malati devono recuperare la fiducia in loro stessi, nelle proprie capacità; dall’altro lato, le famiglie devono adeguare i propri stili di vita, probabilmente per sempre, e imparare a convivere con le disabilità causate dalla malattia. Tutti insieme devono combattere per cercare di limitare le conseguenze psichiche, emotive e sociali negative dell’ictus cerebrale».

«La pubblicazione del libro – continua il dottor Mattia Altini, presidente SIMM – sarà anche un’ulteriore occasione per sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening in modo equo e omogeneo su tutto il territorio nazionale. L’ictus rappresenta un vero e proprio problema sociale, con costi elevati di gestione della malattia e con impatti psicologici, sociali ed economici incalcolabili per le famiglie. Sono orgoglioso di questa collaborazione con l’associazione portavoce dei pazienti colpiti da ictus cerebrale, perché siamo certi che questa alleanza sia un elemento fondamentale garantire un Sistema Sanitario Nazionale di valore».

Articoli correlati
Covid-19 e ictus cerebrale: esiste una correlazione?
Il neurologo: «L’ictus cerebrale è stato diagnosticato in circa il 6% dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2 in atto, ma è ancora presto per stabilire con assoluta certezza che ci sia un legame specifico. Ma un dato interessante c’è: la maggior parte dei pazienti Covid che hanno avuto un ictus cerebrale sono giovani e privi di fattori di rischio associati»
di Isabella Faggiano
Il Covid non ferma l’Ospedale Bufalini di Cesena, primo hub ‘Diamante’ in Italia per la cura dell’ictus cerebrale
Eccellenze della sanità | L’Ospedale romagnolo ha ottenuto l’ESO-Angels Award Diamond, progetto che ha già coinvolto più di 600 centri nosocomiali in tutta Europa. Più posti letto e riduzione dei tempi di presa in carico i punti di forza
XIV giornata mondiale contro l’Ictus, Reale (A.L.I.Ce): «Grazie alle nuove terapie diminuiscono le vittime, ma aumentano i disabili»
La malattia rappresenta la terza causa di morte, la seconda di demenza, la prima di invalidità. La presidente dell’Associazione per lotta all’ictus: «I maschi sono più colpiti delle donne. Colpisce per lo più sopra i 65 anni, ma l’età media si sta abbassando»
di Isabella Faggiano
Ictus cerebrale, alla Fondazione Santa Lucia tutto sulla neuroriabilitazione
Il prossimo 29 ottobre si celebrerà in tutto il mondo la XIII Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale; tra le iniziative correlate, rientra l’evento “Dopo l’ictus cerebrale: percorsi di neuroriabilitazione in Italia tra competenze e passione”, organizzato dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS in collaborazione con A.L.I.Ce. Italia Onlus e previsto per mercoledì 25 ottobre 2017. L’incontro sarà ospitato dal Centro Congressi […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Politica

Diabete: presentate al Governo le istanze dei medici e dei pazienti

Dopo aver promosso gli Stati Generali sul Diabete, lo scorso 14 marzo, alla presenza del ministro della Salute, di rappresentanti dell’ISS e di AGENAS, FeSDI, l'Università di Roma Tor Ver...