Salute 19 Ottobre 2023 11:49

Tumori, da Aiom le “Assisi Recommendations” per affrontare le differenze di genere nelle cure oncologiche

Obiettivi: incentivare screening, prevenzione primaria, partecipazione ai trials clinici e i rapporti con associazioni LGBTQIA+. Il nuovo Position Paper è stato pubblicato sulla rivista eClinicalMedicine  

di I.F.
Tumori, da Aiom le “Assisi Recommendations” per affrontare le differenze di genere nelle cure oncologiche

Redatte per la priva volta al mondo le raccomandazioni per affrontare le differenze di genere nelle cure oncologiche per le persone transgender e gender diverse. A stilare le “Assisi Recommendations”, dieci in tutto, è stata l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Incentivare l’inclusione di pazienti transgender e gender diverse nei trials clinici, la collaborazione tra i rappresentanti dei clinici e le associazioni LGBTQIA+, gli screening attraverso specifiche linee guida e la prevenzione primaria delle neoplasie sono i principali obiettivi del documento. Il Position Paper è stato pubblicato sulla rivista del gruppo The Lancet eClinicalMedicine.

Le Giornate dell’Etica in Oncologia

«Le nuove Raccomandazioni sono il risultato delle Giornate dell’Etica in Oncologia del 2022 – sottolinea Saverio Cinieri, Presidente Nazionale AIOM -. AIOM e Fondazione AIOM, nella città umbra, hanno promosso due giorni di confronto tra i vari esperti su un tema di grande attualità sia scientifica che sociale. L’oncologia medica deve essere sempre più inclusiva e porsi l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere di tutti i pazienti colpiti da cancro, indipendentemente dalla loro identità di genere. E’ questa è una delle sfide che dobbiamo affrontare e come Società Scientifica intendiamo contrastare ogni tipo di disparità e favorire l’equità nei trattamenti e nelle diagnosi».

L’accesso alla prevenzione

«In Italia e in molti altri Paesi del Vecchio Continente per la comunità LGBTQIA+ esistono delle barriere e delle difficoltà oggettive nell’accesso ai programmi di prevenzione secondaria e ai trattamenti anti-cancro – sottolineano Filippo Pietrantonio (Oncologia Medica Gastroenterologica Fondazione IRCCS INT di Milano e membro del Direttivo Nazionale AIOM) e Alberto Giovanni Leone (Oncologo presso la Fondazione IRCCS INT di Milano) -. Questi svantaggi determinano un evidente peggioramento dei risultati clinici ottenuti rispetto a quelli della popolazione generale».

Le “Assisi Recommendations”

  1. Promuove il SOGI (Sexual Orientation and Gender Identity) nella raccolta dei dati personali del malato
  2. Favorire l’inclusione di pazienti transgender e gender diverse nei trials clinici
  3. Creare ambienti accoglienti e sicuri per le persone transgender e gender diverse
  4. Incentivare linee guida relative allo screening dei tumori per la popolazione transgender e gender diverse
  5. Promuovere una formazione specifica degli operatori sanitari sul transgender e i problemi di salute delle persone con diversità di genere
  6. Educare la popolazione transgender e gender diverse, e in particolare i giovani, sui fattori di rischio modificabili dei tumori
  7. Fornire un supporto psicologico adeguato durante l’intero percorso di cura
  8. Coordinare le cure secondo l’affermazione del genere e le cure oncologiche caso per caso
  9. Affrontare i determinanti sociali della salute
  10. Incentivare la collaborazione con associazioni/organizzazioni LGBTQIA +

 

«In generale l’oncologia medica sta andando verso una maggiore personalizzazione dell’assistenza  – conclude Cinieri -. Dobbiamo perciò tenere conto di tutte le caratteristiche specifiche del singolo paziente e quindi anche dell’orientamento sessuale che può influire il decorso della malattia».

 

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