Salute 9 Ottobre 2018 09:00

Schizofrenia, tra le cause anche il mese di nascita, fattori ambientali e processi psicologici. E forse un virus

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, Cristoph Correll, professore di psichiatria presso la Hofstra Northwell School of Medicine di New York, approfondisce cause, sintomi e terapie della schizofrenia

Schizofrenia, tra le cause anche il mese di nascita, fattori ambientali e processi psicologici. E forse un virus

Gli immigrati e chi vive in città hanno maggiori possibilità di sviluppare la schizofrenia. Ma anche il mese di nascita può incidere: in base ad alcuni studi, pare che chi nasce nei mesi invernali, sia nell’emisfero nord (dove fa freddo) che nell’emisfero sud (dove fa caldo), corra rischi maggiori. A causa di un virus, forse. Poi, tra i fattori di rischio vi sono l’uso di cannabis prima dei 18 anni, traumi alla nascita, familiarità con disturbi psicotici, nascite premature o carestie. Ma che cos’è la schizofrenia e cosa si sta facendo per curarla? In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra il 10 ottobre, Sanità Informazione ha approfondito uno dei disturbi mentali più gravi, che solo in Italia colpisce 245mila persone, con Christoph Correll, professore di psichiatria presso la Hofstra Northwell School of Medicine di New York.

LEGGI ANCHE: UN CORPO SOLO, DECINE DI PERSONALITÀ. QUANDO IL CERVELLO È COME UNA CELLULA CHE CONTINUA A SDOPPIARSI

Professore, che cos’è la schizofrenia?

«La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato da sintomi che appartengono a due sfere diverse e opposte. Da un lato abbiamo i sintomi positivi, ovvero quelli che non si dovrebbero avere ma che contraddistinguono gli schizofrenici: deliri, allucinazioni o confusione mentale; dall’altro ci sono i sintomi negativi, cioè caratteristiche che noi tutti abbiamo ma che mancano a chi soffre di schizofrenia: la capacità di socializzare, di godersi la vita, di chiacchierare del più e del meno ed essere integrati nella società. Poi la schizofrenia porta a disturbi cognitivi e problemi comportamentali».

Il tasso di suicidi di chi soffre di schizofrenia è parecchio alto. Per quali ragioni?

«Circa il 10% dei pazienti con schizofrenia muore suicida ed il 30-40% tenta di porre fine alla propria vita. In genere sono i primi 2-5 anni dopo la diagnosi i più difficili, quando il terapeuta dice che il paziente sta bene e allora si paragona con familiari, amici o conoscenti ma si rende conto di non avere gli stessi risultati degli altri nella propria vita. Entrano in depressione e si uccidono».

Come si cura la schizofrenia?

«Le prime terapie che sono state sviluppate sono a base di antagonisti dopaminergici e da allora negli ultimi 60 anni sono stati rifiniti i modi in cui limitare la trasmissione di dopamina. Ciò che ancora non abbiamo sono medicinali che agiscano al di fuori del sistema dopaminergico. Ci sono stati diversi tentativi ma ancora non siamo stati in grado di trasformarli in una pillola. Le ricerche più recenti inoltre riguardano la trasformazione della terapia da quotidiana a mensile o addirittura trimestrale, che potrebbe consentire di superarne gli attuali limiti principali: in primis il fatto che i pazienti non assumono i medicinali come prescritti, cosa che porta a ricadute, peggioramenti e scarsi risultati».

Articoli correlati
Psichiatri: Rems «svuota-carceri», rischio ritorno a manicomi criminali
Le Rems, strutture di cura che hanno preso il posto dei manicomi giudiziari, create per curare e accogliere gli autori di reato giudicati infermi o seminfermi di mente, rischiano di trasformarsi in nuovi manicomi criminali. La denuncia della Società italiana di psichiatria
Guarire stress, depressione e dipendenze con la montagnaterapia
Nata nel secolo scorso negli Stati Uniti è oggi una pratica diffusa in tutto il mondo. In Italia la SIMont crea una rete di psichiatri che lavorano in sinergia con guide alpine. Brega (direttore psichiatria Feltre): «Camminare in montagna consente di ascoltare il proprio corpo e superare la paura di non farcela»
Caldo e salute mentale, perché i pazienti psichiatrici soffrono più il cambiamento climatico
Zanalda (SIP): «Necessario porre in essere campagne di prevenzione come per altre categorie fragili»
Vincere la depressione? Oggi si può con uno spray nasale
L’Esketamina è un farmaco realizzato da Janssen. Presentato ieri a Milano è stato approvato da AIFA dopo essere stato testato da vari Istituti con ottimi risultati. Maina (Uni Torino) «Prodotto innovativo per il disturbo depressivo maggiore efficace nel 70% dei casi con una riduzione dei sintomi già dopo 24 ore dalla prima somministrazione»
Dall’autismo alla schizofrenia: il ruolo della neuroinfiammazione nelle malattie psichiatriche
Tra le ultime novità nel campo della ricerca, di particolare interesse è il legame tra infezioni virali durante la gravidanza e il rischio di disturbi del neurosviluppo nel nascituro. Un tema su cui è intervenuto il Prof. Pistis dell'Università di Cagliari nel corso della 15° edizione del World Congress on Inflammation, in programma a Roma fino all'8 giugno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”

I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disag...
di Redazione Sics
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Covid-19, che fare se...?

Quali sono le caratteristiche della variante Bythos arrivata in Italia?

Spunta una nuova «sorella» di Omicron, che è stata già rintracciata in alcuni casi in Italia. Si tratta della variante XBF, soprannominata comunemente con il nome di Bythos c...