Salute 14 Marzo 2022 13:16

«Sarà necessaria una quarta dose di vaccino anti-Covid». La previsione del Ceo di Pfizer

Albert Bourla, Ceo di Pfizer, ha dichiarato che probabilmente sarà necessario somministrare una quarta dose di vaccino per respingere nuove ondate di Covid-19
«Sarà necessaria una quarta dose di vaccino anti-Covid». La previsione del Ceo di Pfizer

Per contrastare un’altra ondata di Covid-19, le persone avranno bisogno di una quarta dose di vaccino. Ne è convinto il CEO di Pfizer Albert Bourla. «Sono in arrivo molte varianti e Omicron è stato il primo in grado di eludere – in modo abile – la protezione immunitaria che stiamo fornendo», ha spiegato Bourla a «Face the Nation» della CBS. «La protezione che stiamo ottenendo dalla terza (dose) è abbastanza buona per ricoveri e decessi», ha detto Bourla. Ma la protezione dopo tre dosi «non è così buona contro le infezioni» e «non dura molto a lungo» di fronte a una variante come Omicron.

Presto sarà necessaria una quarta dose di vaccino per tutti

«È necessaria, una quarta (dose) per ora», ha detto Bourla alla CBS. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi chi ha ricevuto il vaccino Moderna a due dosi dovrebbe ricevere un’iniezione di richiamo sei mesi dopo la seconda dose. E chiunque abbia ricevuto il vaccino Johnson & Johnson a dose singola dovrebbe ricevere un’iniezione di richiamo dopo due mesi. Secondo il CDC, alcune persone moderatamente o gravemente immunocompromesse che hanno ricevuto tre dosi dei vaccini Pfizer/BioNTech o Moderna Covid-19 possono già ricevere una quarta dose di vaccino.

Si attende valutazione di altri esperti sulla questione

Qualche settimana fa una circolare del ministero della Salute ha raccomandato la somministrazione di una quarta dose agli immunodepressi, ovvero «i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido». Ma non è chiaro se e quando la Food and Drug Administration negli Usa e l’Ema in Europa potrebbero autorizzare una quarta dose di vaccino Covid-19 per adolescenti e adulti sani. «Stiamo solo inviando quei dati alla FDA, e poi vedremo cosa diranno anche gli esperti che non sono di Pfizer», ha concluso Bourla.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Alopecia areata, un problema per 120mila italiani. In arrivo la prima terapia orale
Litfulo (ritlecitinib) rappresenta il primo trattamento orale approvato per l’Alopecia Areata severa negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni in su. Un’innovazione che modula la risposta autoimmune alla base della malattia; interrompe l’infiammazione e favorisce la ricrescita dei capelli.
di Redazione
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’impatto sull’ospedalizzazione degli anziani in Scozia
A partire dal mese di agosto 2024 la Scozia ha lanciato un programma di vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per i cittadini tra i 75 e i 79 anni. L’operazione ha portato a una diminuzione pari al 62,1% delle ospedalizzazioni per RSV in questa fascia di età
RSV: parere positivo CHMP per vaccino bivalente Pfizer negli adulti tra i 18 e i 59 anni
Via libera dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’Agenzia Europea per i Medicinali per il vaccino bivalente di Pfizer contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per gli adulti di età compresa tra i 18 e i 59 anni. Se approvato dalla Commissione Europea, questo vaccino offrirà l’indicazione di somministrazione più ampia per gli adulti, giacché attualmente include solo quelli di età pari o superiore a 60 anni
Malattia pneumococcica invasiva negli adulti: CHMP dell’EMA raccomanda vaccino V116
Primo disco verde al vaccino V116 di MSD per l’impiego nella popolazione adulta per la prevenzione della malattia pneumococcica invasiva e della polmonite causata da Streptococcus pneumoniae. La parola ora passa alla Commissione Europea per l’autorizzazione definitiva e l’immissione in commercio del vaccino
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.