Salute 18 Ottobre 2019 14:48

Salute, Aodi (OMCeO Roma): “I migranti non portano malattie, ne parliamo il 19 ottobre a Roma”

“I migranti non portano malattie”. È questo il concetto fondamentale del secondo convegno organizzato dall’Omceo di Roma ,promosso dall’Area rapporti con i comuni e affari esteri, previsto per il prossimo 19 ottobre. L’evento tratterà  “Le patologie più frequenti nei migranti e le emergenze sanitarie” sempre argomenti di interesse di salute, immigrazione, integrazione, cooperazione internazionale e rapporti […]

“I migranti non portano malattie”. È questo il concetto fondamentale del secondo convegno organizzato dall’Omceo di Roma ,promosso dall’Area rapporti con i comuni e affari esteri, previsto per il prossimo 19 ottobre. L’evento tratterà  “Le patologie più frequenti nei migranti e le emergenze sanitarie” sempre argomenti di interesse di salute, immigrazione, integrazione, cooperazione internazionale e rapporti con i comuni.

Durante il Convegno si discuterà delle patologie più frequenti tra i migranti e i rifugiati e le emergenze sanitarie dove si confronteranno medici esperti e specialisti italiani e di origine straniera  nelle varie specializzazioni; ginecologia, pediatria, ortopedia, fisiatria, psichiatria, chirurgia plastica, igiene, neurologia, malattie infettive, medicina legale, medicina generale, radiologia, cardiologia e con il contributo e collaborazione dell’ordine degli avvocati ed esponenti del consiglio direttivo: Mauro Mazzoni (Vice presidente) e Alessandro Graziani (Tesoriere) per affrontare aspetti giuridici per i migranti e i rifugiati e la partecipazione della direzione generale dell’ASL Roma 4 e Roma 5 con il direttore generale dr. Giuseppe Quinavalle.

“Un incontro  molto importante per le sue finalità a favore dell’aggiornamento professionale, la collaborazione tra professionisti internazionali e tra ordine dei medici e ordini degli avvocati su temi d’attualità e di salute dei migranti e i rifugiati dove si conferma ancora una volta dal punto di vista scientifico e statistico che gli immigrati non portano malattie ma si ammalano dopo il loro arrivo in Italia, le visite più richieste dai migranti in Italia sono in: 20%ginecologia, 10%pediatria, 15% ortopedia,10% di emergenza e pronto soccorso 5% dermatologia, 5% cardiologia, 5% gastroenterologia, 5% apparato respiratoria, 2% malattie infettive, 7% patologie trasmesse sessualmente e il resto comprende tutte le altre branche e di medicina generale, dichiara in base alla sua esperienza Foad Aodi Consigliere Omceo e Coordinatore dell’Area rapporti con i comuni e affari esteri dello stesso ordine nonché membro del registro esperti e del Gruppo di Lavoro Salute Globale presso la Fnomceo”. In questi mesi abbiamo lavorato molto insieme alle tre commissioni afferenti all’area rapporti con i comuni e affari esteri; Commissione solidarietà e cooperazione internazionale coordinata da Dr.Fabio Abenavoli, Commissione medici di origine straniera e collaborazione interprofessionale Coordinata dal Dr.Jamal Abo A. e Dr. Petre Mihai Baleanu, Commissione “Comuni Uniti” coordinata da Dr. Fabio Valente; “Sanità e Integrazione e per una salute globale” che è stato approvato nel consiglio direttivo di Ottobre/2019 e sarà illustrato in apertura del convegno di sabato prossimo continua Aodi che ringrazia il presidente dell’Omceo di Roma Dr. Antonio Magi e il vice presidente Dr. Pierluigi Bartoletti e tutto il consiglio direttivo per la sua disponibilità e sensibilità a difendere il diritto alla salute e promuovere iniziative importanti a favore dell’integrazione e la legalità come la tutela della circoncisione non curativa (preventiva) come atto medico e di svolgerla solo presso strutture autorizzate e combattere nello stesso tempo la mutilazione genitale femminile (MGF).

 

Articoli correlati
Carenza sanitari, Foad Aodi (Amsi): «Il 90% delle domande e disponibilità di medici e infermieri ucraini sono senza risposte»
Amsi e UXU: «Non abbiamo mai ricevuto una risposta o disponibilità di confronto da parte del Ministro della Salute Speranza»
Al via il progetto Sud America di Uniti per Unire, Aodi: «Dal Cile buone pratiche e suggerimenti per risolvere patologica carenza di sanitari»
«Il Cile è uno stato di diritto sociale e democratico. È multinazionale, interculturale ed ecologico. Si costituisce come Repubblica solidale, la sua democrazia è paritaria e riconosce come valori intrinseci e inalienabili la dignità, la libertà, l’uguaglianza sostanziale degli esseri umani e il loro rapporto indissolubile con la natura. La tutela e la garanzia dei […]
Carenza sanitari, Aodi (Amsi): «Integrare professionisti stranieri nel SSN»
Il presidente Amsi Foad Aodi illustra il Manifesto “Buona sanità internazionale” in tre punti e presenta le richieste alle Istituzioni
di Giulia Cavalcanti e Viviana Franzellitti
Immigrazione, Aodi (Amsi): «Solo il 7% di 800.000 persone senza tessera sanitaria ha il green pass»
Solo in 13 regioni su 21 si possono effettuare vaccini per irregolari, ribadisce Aodi (AMSI) e denuncia i ritardi nelle vaccinazioni nei paesi più poveri
Il Movimento “Uniti per Unire” festeggia 10 anni ed elegge nuovo direttivo
Foad Aodi confermato Presidente, vicepresidenti Federica Battafarano, Jessica Veronica Faroni e Federica Federici. Segretario Generale Alessandro Barone e Tesoriere Francesco Bonelli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...