Salute 12 Maggio 2025 11:15

Malattie autoimmuni, le donne che ne soffrono più a rischio di mortalità cardiovascolare

Gli studiosi della Cleveland Clinic hanno analizzato i dati relativi ai decessi avvenuti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2020
Malattie autoimmuni, le donne che ne soffrono più a rischio di mortalità cardiovascolare

Le donne che soffrono di artrite reumatoide, lupus, sclerodermia sistemica o altre malattie autoimmuni infiammatorie, corrono un rischio significativamente più alto, rispetto agli uomini affette dalle medesime patologie, di morire a causa di eventi cardiovascolari. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes. Gli studiosi della Cleveland Clinic, hanno analizzato i dati relativi ai decessi avvenuti negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2020. In totale, sono stati esaminati oltre 127mila decessi cardiovascolari su oltre 281mila morti legate a queste patologie autoimmuni. Risultato? Le donne hanno un rischio di  morte cardiovascolare superiore del 50% rispetto agli uomini. Nelle pazienti con artrite reumatoide, però, la disparità è ancora più marcata: il tasso di mortalità cardiovascolare è risultato circa triplo rispetto a quello degli uomini.

Urgente valutare i fattori di rischio cardiovascolare

Le principali cause di morte sono risultate ictus e malattia coronarica. Inoltre, le donne avevano oltre il doppio delle probabilità di morire per aritmie o arresto cardiaco rispetto ai pazienti maschi. “Queste patologie (autoimmuni infiammatorie) colpiscono soprattutto le donne, e lo studio evidenzia l’urgente necessità di monitorare precocemente i fattori di rischio cardiovascolare in questa popolazione”, commenta la  coordinatrice dello studio Heba Wassif, cardiologa del Lerner College of Medicine e Cleveland Clinic.

L’incidenza delle patologie autoimmuni

Secondo il National Institute of Allergy and Infectious  Diseases, circa l’8% della popolazione statunitense, ovvero circa 27 milioni di persone, soffre di una malattia autoimmune. Dai risultai ottenuti, secondo i ricercatori, emerge “la necessità di un miglioramento nella prevenzione e nella gestione del rischio cardiovascolare in queste pazienti, anche alla luce della maggiore prevalenza femminile: le donne hanno due-tre volte più probabilità di sviluppare artrite reumatoide e fino a nove volte di più di avere il lupus rispetto agli uomini.

 

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