Salute 1 Dicembre 2022 10:17

Malattia di Crohn: presentate al Congresso le Linee guida IG-IBD per l’uso dei farmaci biologici

Caprioli (IG-IBD): «Il documento fa seguito ed amplia le Linee guida per il trattamento con farmaci biologi della rettocolite ulcerosa, presentate durante il congresso 2021. Sono realizzate sulla base della metodologia GRADE, per una valutazione oggettiva delle evidenze disponibili e si basano su un lavoro di ricerca cominciato nel 2019»

Quanto sono sicuri i farmaci biologici per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali? Chi segue il paziente affetto da queste patologie nella fase di transizione dall’età pediatrica a quella adulta? Ancora, quali sono le ultime novità dalla ricerca di base sull’asse intestino-cervello e le più recenti innovazioni terapeutiche? Sono questi alcuni degli interrogativi su cui gli esperti del settore si confronteranno durante il XIII Congresso nazionale dell’Italian Group For The Study Of Inflammatory Bowel Disease (IG-IBD), in programma a Riccione dal 1° al 3 dicembre 2022.

Linee guida IG-IBD

Grande attesa per la presentazione delle nuove Linee guida IG-IBD per l’uso dei farmaci biologici per i pazienti con malattia di Crohn, stilate dalla stessa Società scientifica, grazie ai risultati ottenuti attraverso uno studio inaugurato nel 2019. «Questo lavoro fa seguito ed amplia le Linee guida per il trattamento con farmaci biologi della rettocolite ulcerosa che l’IG-IBD ha presentato durante il congresso dello scorso anno – spiega Flavio A. Caprioli, Segretario Generale dell’IG-IBD, professore associato all’Università degli Studi di Milano e medico gastroenterologo presso la Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano -. Il documento è stato realizzato sulla base della metodologia GRADE, riconosciuta a livello internazionale, per una valutazione oggettiva delle evidenze disponibili». Il documento vuole rappresentare un punto di riferimento per i medici che utilizzano i farmaci biologici per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali: «Le Linee guida – aggiunge Caprioli – prendono in considerazione i vari setting clinici nei quali possono essere usati i farmaci biologici, cioè l’induzione della remissione, il mantenimento della remissione stessa ma anche la malattia perianale e la prevenzione della recidiva post chirurgica».

Il doppio dei casi entro il 2030

In Italia, queste patologie colpiscono circa una persona su 200, per un totale di 250mila persone. «Il picco di prevalenza si registra nella fascia di età giovane-adulta, ovvero tra i 20 e i 30 anni – sottolinea lo specialista -, anche se può insorgere in qualsiasi fase della vita di una persona». Inoltre, le previsioni non lasciano ben sperare, queste malattie sono destinate a diventare sempre più diffuse: in Italia è stimato un raddoppio dei casi entro il 2030. «Per questo – spiega Caprioli -, oggi più che mai, il nostro compito è di migliorare ulteriormente le competenze nella gestione della malattia da parte del personale sanitario, estendere la consapevolezza nelle istituzioni, nella popolazione e nei pazienti, ed accrescere il numero di specialisti che si dedicano anche in maniera strumentale all’attività clinica e chirurgica».
Tra gli argomenti più discussi,  la ricerca di base sull’asse intestino-cervello: «Specialisti del settore – continua il gastroenterologo – dibatteranno sulle ultime evidenze scientifiche che mostrano come questi due organi siano in grado di condizionarsi a vicenda.

La transizione dall’età pediatrica a quella adulta

Il Congresso 2022 guarda anche al futuro: la Società prevede di realizzare, nel corso del 2023, una Consensus Delphi relativa all’uso dei farmaci biologici associati a manifestazioni extra intestinali reumatologiche, in collaborazione con la Società Italiana di Reumatologia (SIR). «Un ulteriore tema che, come ogni anno, affronteremo, è la collaborazione fra la IG-IBD e l’Associazione dei pazienti, rappresentati dalla AMICI Onlus. La partnership ha dato luogo finora a numerose iniziative scientifiche e di sensibilizzazione verso le malattie infiammatorie croniche intestinali. Nel 2023, in particolare, – conclude lo specialista – è prevista una attività relativa al delicato periodo di transizione dall’età pediatrica a quella adulta del paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale».

 

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