Salute 24 Luglio 2023 00:07

Malaria: sviluppato vaccino a mRNA, la stessa tecnologia di quelli Covid

Lauren Holz dell’Università di Melbourne: «Il punto di forza dei vaccini a mRNA è che contengono le istruzioni per le cellule per dar loro modo di produrre un’intera proteina della malaria»

Malaria: sviluppato vaccino a mRNA, la stessa tecnologia di quelli Covid

Sviluppato un vaccino contro la malaria a base di RNA messaggero, la stessa tecnologia dei vaccini anti-covid: il vaccino è risultato in grado di indirizzare e stimolare efficacemente le risposte immunitarie delle cellule contro il parassita malarico, il Plasmodium in studi preliminari su animali i cui risultati sono resi noti sulla rivista Nature Immunology. Lo studio è firmato da Trans-Tasman della Victoria University. «Siamo stati in grado di progettare e convalidare un esempio di vaccino a mRNA che funziona generando cellule di memoria residenti nel fegato in un modello animale – affermano gli autori – Questo dimostra l’enorme potenziale della tecnologia dell’RNA nella risoluzione di alcuni dei più  grandi problemi di salute del mondo».

Perché i vaccini a mRNA funzionano

«Il punto di forza dei vaccini a mRNA è che contengono le istruzioni per le cellule per dar loro modo di produrre un’intera proteina della malaria», sottolinea Lauren Holz dell’Università di Melbourne, una co-autrice. In questo modo si può  generare una risposta immunitaria più  ampia e, sperabilmente, più protettiva. Inoltre, per aumentare l’efficacia del vaccino a mRNA, gli esperti hanno aggiunto un adiuvante che agisce sulle cellule immunitarie specifiche del fegato e le stimola. Questo ingrediente aggiuntivo aiuta a localizzare la risposta del vaccino a RNA nel fegato, un sito chiave per prevenire lo sviluppo e la maturazione del parassita malarico nel corpo. Quando il parassita entra per la prima volta nel flusso sanguigno, viaggia fino al fegato dove si sviluppa e matura prima di infettare le cellule del sangue, momento in cui si manifestano i sintomi della malattia. In questo modo si induce una immunità in grado di fermare l’infezione da malaria nel fegato e bloccare completamente la diffusione dell’infezione.

 

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