Salute 1 Marzo 2024 09:57

Longevità, sostituendo la metà delle proteine animali con le vegetali si vive quasi un anno di più

Secondo gli scienziati dell’Università McGill sarebbe possibile aumentare l’aspettativa di vita in media di nove mesi e ridurre le emissioni di gas serra sostituendo parzialmente le proteine animali, specie la carne rossa e lavorata, con alimenti proteici di origine vegetale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Food

Longevità, sostituendo la metà delle proteine animali con le vegetali si vive quasi un anno di più

Mangiare memo proteine animali, soprattutto derivate da carne rossa e lavorata, allunga la vita, nostra e del Pianeta. Ne sono certi i ricercatori dell’Università McGill che, in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine, hanno analizzato i dati di un ampio sondaggio sulle abitudini nutrizionali dei canadesi. Per raggiungere buoni risultati non è necessario eliminare del tutto le proteine animali, basta ridurle: secondo quanto constatato dagli scienziati sarebbe possibile aumentare l’aspettativa di vita in media di nove mesi ed abbassare le emissioni di gas serra sostituendo parzialmente le proteine animali, specie la carne rossa e lavorata, con alimenti proteici di origine vegetale. I risultati della ricerca sono stati appena pubblicati su Nature Food.

Mangiare noci, semi, legumi e tofu aiuta l’ambiente

Gli esperti hanno utilizzato dati provenienti da un sondaggio sulla nutrizione dei canadesi e hanno analizzato i potenziali effetti delle sostituzioni parziali, 25% e 50%, di carne rossa e lavorata o latticini con alimenti proteici vegetali come noci, semi, legumi, tofu e bevande a base di soia fortificata. Questo studio ha evidenziato che l’impronta di carbonio legata alla dieta di una persona diminuisce del 25% quando questa sostituisce la metà del suo consumo di carne rossa e lavorata con alimenti proteici vegetali. Inoltre, i ricercatori hanno stimato che se la metà della carne rossa e lavorata nella dieta di una persona fosse sostituita da alimenti proteici vegetali, questo stesso individuo potrebbe vivere in media quasi nove mesi in più, grazie ad una riduzione del rischio di malattie croniche.

Effetti migliori tra il genere maschile

Gli uomini trarrebbero maggior beneficio con il guadagno nell’aspettativa di vita che raddoppia rispetto alle donne. Al contrario, la sostituzione parziale dei latticini con alimenti proteici vegetali ha portato a guadagni minori nell’aspettativa di vita ed è stata accompagnata da un altro problema di salute, ovvero un aumento del rischio di carenza del calcio fino al 14%. “Spero che i nostri risultati – conclude l’autore senior Sergio Burgos del Dipartimento di Scienze Animali di McGill e ricercatore presso l’Istituto di Ricerca del Centro Medico dell’Università  McGil – aiutino i consumatori a fare scelte alimentari più sane e sostenibili e guidino le future politiche alimentari”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...