Salute 10 Febbraio 2015 16:36

Ebola, l’eccellenza dello Spallanzani: l’unica difesa resta la Formazione

Intervista a Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma: “Formare ed informare in maniera efficace può fare davvero la differenza”

Ebola, l’eccellenza dello Spallanzani: l’unica difesa resta la Formazione

Un’eccellenza tutta italiana, quella dimostrata dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, nella gestione del primo caso di Ebola in Italia, il medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti.

Il professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico proprio dello “Spallanzani”, ha raccontato ai nostri microfoni cosa ha permesso alla struttura di raggiungere l’apice qualitativo, e quanto altro si può fare per sostenere la battaglia contro Ebola.

Siamo nella struttura dove il virus Ebola è stato affrontato – e vinto – con il caso di Fabrizio Pulvirenti. Qual è la situazione al momento?
Ebola ha destato tanto allarme perché rappresenta un rischio per i Paesi occidentali: si è temuto che un virus così pericoloso, per il quale non esistono cure provate, potesse diffondersi ancora di più. Ad oggi infatti non c’è ancora un trattamento, né un vaccino, di comprovata efficacia.

In questa epidemia un costo alto in termini di vite umane l’hanno pagato i professionisti sanitari, che spesso non sapevano come affrontare l’emergenza.
Dobbiamo considerare che la maggior parte del personale sanitario deceduto apparteneva ai Paesi colpiti. Ciò ha comportato un dimezzamento della capacità di risposta sanitaria in Paesi che avevano già meno di un medico ogni centomila abitanti. Ci sono stati poi pochi casi tra operatori sanitari occidentali che sono stati rimpatriati, e con loro si è dimostrato che la mortalità è di gran lunga minore rispetto a quella emersa in Africa. Tanti pazienti, se fossero stati assistiti tramite reidratazione e trattamento intensivo sarebbero sopravvissuti.

Lo “Spallanzani”, protagonista per la gestione del caso Pulvirenti, ha fatto e fa formazione a livello nazionale, e non solo, per gli operatori sanitari…
Da circa vent’anni ormai attuiamo una preparazione continua di clinica, di laboratorio, di epidemiologia, di sanità pubblica, in Italia e all’estero. Abbiamo  una base in Tanzania, laboratori in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Abbiamo competenze cliniche, virologiche ed epidemiologiche che oserei definire le migliori in Europa, riconosciute più all’estero che in Italia. Questo ci è stato utile per gestire il paziente nel migliore dei modi, come hanno fatto i colleghi negli altri centri di eccellenza europea che hanno potuto confrontarsi con una malattia che, se da un lato è drammatica, dall’altro è una sfida che tutti gli infettivologi vorrebbero gestire.

Le nuove tecnologie aiutano la formazione, come nella Formazione a Distanza che, a livello internazionale, è il mezzo ideale per raggiungere chiunque. Il progetto di un film per spiegare come affrontare e gestire il virus Ebola può aiutare molti operatori sanitari.
Formare a distanza è molto importante, ma è altrettanto importante mettere in condizione di gestire il caso. La differenza tra quest’epidemia di Ebola e le precedenti è la disponibilità di laboratori mobili, che hanno permesso di effettuare – per la prima volta nella storia delle febbri emorragiche – diagnosi sul campo. Questo dimostra che si può operare anche in Africa con standard occidentali, se ci si prepara adeguatamente.

Articoli correlati
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
Scandalo ginnastica ritmica, il monito dei medici: «Non sottovalutare i rischi della triade dell’atleta»
Gli specialisti di Medicina dello sport dell'Auxologico Irccs invitano genitori e tecnici a non sottovalutare magrezza, amenorrea e osteoporosi che possono creare danni immediati e a lungo termine oltre ai traumi psicologici che possono provocare anoressia e bulimia
Malaria in Africa: perché la maggior parte dei paesi non l’ha ancora sconfitta?
La malaria rimane una delle malattie parassitarie più devastanti che colpiscono gli esseri umani. Nel 2020 si sono registrati circa 241 milioni di casi e 672.000 decessi
di Stefano Piazza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"