Le persone a cui viene somministrato il vaccino contro l’herpes zoster hanno un rischio inferiore del 23% di eventi cardiovascolari, tra cui ictus, insufficienza cardiaca e coronaropatia. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dalla Kyung Hee University College of Medicine di Seul su oltre un milione di persone e pubblicato sull’European Heart Journal. Stando ai risultati, l’effetto protettivo del vaccino dura fino a otto anni ed è particolarmente pronunciato negli uomini, nelle persone di età inferiore ai 60 anni d’età e in coloro che hanno stili di vita non sani, cioè che fumano, consumano alcol e sono sedentari.
“L’herpes zoster – spiega Dong Keon Yon, ricercatore dell’Università Kyung Hee di Seul e autore dello studio – provoca un’eruzione cutanea dolorosa e può portare a gravi complicazioni, soprattutto negli anziani e in coloro che hanno un sistema immunitario debole. Ricerche precedenti dimostrano che, senza vaccinazione, circa il 30% delle persone può sviluppare l’herpes zoster nel corso della vita. Oltre all’eruzione cutanea, l’herpes zoster è stato collegato a un rischio maggiore di problemi cardiaci, quindi volevamo scoprire se vaccinarsi potesse ridurre questo rischio”. Lo studio ha coinvolto 1.271.922 persone di età pari o superiore a 50 anni residenti in Corea del Sud. I ricercatori hanno raccolto dati, dal 2012 in poi, per verificare se le persone avessero ricevuto un vaccino contro l’herpes zoster e li hanno combinati con dati sulla loro salute cardiovascolare e dati su altri fattori che possono influenzare la salute, come età, sesso, ricchezza e stile di vita.
Lo studio ha dimostrato che tra le persone che hanno ricevuto il vaccino, il rischio complessivo di eventi cardiovascolari è stato inferiore del 23%. In particolare, le persone vaccinate avevano il 26% di rischio in meno di eventi cardiovascolari gravi (ictus, infarto o morte per malattie cardiache), il 26% di rischio in meno di insufficienza cardiaca e un rischio inferiore del 22% di malattia coronarica. L’effetto protettivo è stato più forte nei due o tre anni successivi alla somministrazione del vaccino contro l’herpes zoster, ma i ricercatori hanno scoperto che la protezione dura comunque fino a otto anni. “Il nostro studio – sottolinea Yon – suggerisce che il vaccino contro l’herpes zoster può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, anche in persone senza fattori di rischio noti. Ciò significa che la vaccinazione potrebbe offrire benefici per la salute che vanno oltre la prevenzione dell’herpes zoster.
“Esistono diverse ragioni per cui il vaccino contro l’herpes zoster può contribuire a ridurre le malattie cardiache. Un’infezione da herpes zoster – continua Yon – può causare danni ai vasi sanguigni, infiammazione e formazione di coaguli che possono portare a malattie cardiache. Prevenendo l’herpes zoster, la vaccinazione può ridurre questi rischi. Il nostro studio ha riscontrato maggiori benefici nei giovani, probabilmente grazie a una migliore risposta immunitaria, e negli uomini, probabilmente a causa di differenze nell’efficacia del vaccino. Questo è uno degli studi più ampi e completi che ha seguito una popolazione generale sana per un periodo fino a 12 anni. Per la prima volta, questo ci ha permesso di esaminare l’associazione tra la vaccinazione contro l’herpes zoster e 18 diversi tipi di malattie cardiovascolari. Siamo stati in grado di tenere conto di diverse altre condizioni di salute, fattori legati allo stile di vita e allo status socioeconomico, rendendo i nostri risultati più solidi”.
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