Salute 16 Dicembre 2022 11:01

Il ruolo degli antileucotrieni nel trattamento dell’asma

Asma bronchiale e rinite allergica, le “due facce della stessa medaglia”. I pazienti affetti da rinite allergica sono ad aumentato rischio di sviluppare asma e viceversa, e molto spesso le due patologie coesistono, come espressione di un continuum infiammatorio a carico delle vie aeree. L’importanza di disporre di un trattamento efficace e ben tollerato quando le due patologie coesistono: la classe degli antileucotrieni

Il ruolo degli antileucotrieni nel trattamento dell’asma

Con 500 milioni di persone affette nel mondo e una prevalenza del 23% sulla popolazione generale europea, la rinite allergica si conferma come una patologia dai numeri epidemiologici imponenti. Il suo picco d’incidenza si registra tra la seconda e la quarta decade di vita, con una riduzione graduale nelle altre fasce di età. Analogamente, l’asma rappresenta un problema di sanità pubblica rilevante, con 300 milioni di soggetti colpiti nel mondo.

Questi dati non sono casuali, considerato che nel soggetto allergico si riscontra frequentemente un fenotipo caratterizzato dalla presenza contemporanea di rinite e asma. Più nello specifico, la rinite non trattata aumenta il rischio di attacchi asmatici, con un impatto negativo sulla qualità della vita dei pazienti asmatici e sul rischio di ospedalizzazioni.

La terapia dell’asma si basa su un approccio personalizzato, che poggia su dati clinici e funzionali raccolti nel corso di controlli periodici, che consentono di aggiustare la terapia in corso d’opera. Le recenti linee guida della Global Initiative for Asthma (GINA), affermano che nelle forme lievi e intermittenti si può procedere con una terapia al bisogno basata sull’associazione di un cortisonico inalatorio (ICS) con un broncodilatatore a lunga durata d’azione e rapido effetto. Nei casi di asma persistente, è raccomandata una terapia di fondo con somministrazione in cronico di associazioni ICS/LABA con costisonico a dosaggio basso, medio o alto a seconda della gravità del disturbo (step GINA da 1 a 5). A ciò si possono aggiungere eventuali dosi aggiuntive al bisogno. Nel caso di gravità di asma classificata con gli step da 2 a 4, le linee guida GINA prevedono l’eventuale aggiunta di antileucotrieni.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...