Salute 10 Ottobre 2022 18:18

I professionisti del wound care si riuniscono a Rimini. Stefanon (AISLeC): «Lanceremo messaggi importanti alle istituzioni»

Dal 20 al 22 ottobre si terrà a Rimini il Congresso Nazionale dell’Associazione Infermieristica per lo studio delle Lesioni Cutanee (AISLeC), evento che richiamerà tutti i professionisti che si occupano di wound care

I professionisti del wound care si riuniscono a Rimini. Stefanon (AISLeC): «Lanceremo messaggi importanti alle istituzioni»

Le attività messe in campo per la realizzazione del  Congresso “Lo stato dell’arte del wound care nella cura del paziente con lesioni cutanee” hanno l’obiettivo di migliorare, attraverso il confronto e la crescita dei professionisti, la qualità di vita dell’assistito con lesioni cutanee così come garantire l’accesso alle migliori cure. Dal 20 al 22 ottobre si terrà a Rimini il Congresso Nazionale dell’Associazione Infermieristica per lo studio delle Lesioni Cutanee (AISLeC), evento che richiamerà tutti i professionisti che si occupano di wound care. Sono previste 40 sessioni, tra parallele e plenarie; alcune daranno risalto agli approfondimenti clinici e altre saranno focalizzate su temi di politica sanitaria. Verranno trattati argomenti quali la cura delle lesioni cutanee, l’integrazione delle competenze e la multidisciplinarietà, la digitalizzazione sanitaria, i modelli organizzativi attuati e attuabili per garantire risposta ai pazienti con lesioni cutanee, così come l’impatto del nuovo Regolamento Europeo dei dispositivi di medici. Altro tema importante sarà il coinvolgimento del paziente nelle scelte che riguardano la qualità e gli accessi ai percorsi di cura.

«In occasione del Congresso Nazionale, la nostra associazione lancerà importanti messaggi alle istituzioni – ha dichiarato la dott.ssa Laura Stefanon, Presidente AISLeC –. Vogliamo sottolineare l’importanza dell’identificazione e della codifica delle prestazioni infermieristiche nell’ambito del wound care e della relativa tariffazione. Differenti società scientifiche, italiane e non, hanno collaborato alla realizzazione di sessioni congiunte che si terranno durante il congresso. Siamo orgogliosi di questo segnale di integrazione e sinergia delle competenze».

«Parlare dello Stato dell’Arte del Wound Care significa tracciare le linee fra ciò che è stato fatto, ciò che si sta facendo e ciò che si farà alla luce delle nuove conoscenze, delle rinnovate competenze e dei progressi tecnologici. Questo l’obiettivo del Congresso», ha dichiarato il dott. Battistino Paggi, Coordinatore Comitato Scientifico e Organizzativo del Congresso. «Non si tratta di un approccio solo teorico ma anche di un approfondimento clinico grazie alle molteplici sessioni parallele. Durante le sessioni plenarie, si cercherà di offrire uno spaccato sui temi di politica associativa e socio-sanitaria utili a garantire al paziente l’accesso a cure che rispondano ai requisiti delle migliori pratiche cliniche. Con il confronto si cercherà di chiarire quale ruolo e quale impegno le società scientifiche dovranno dimostrare non solo nell’ambito puramente clinico ma anche in quello socio-sanitario in un’ottica di equità dei processi di cura» conclude Paggi.

«È un onore e un privilegio partecipare a questo importante evento, e ancor più essere parte attiva in AISLeC. La multidisciplinarietà è essenziale nella gestione delle lesioni cutanee – afferma la dr.ssa Ilaria Teobaldi, podologa e consigliere AISLeC, -durante il Nostro Congresso metteremo in risalto anche quanto l’impegno di ogni professionista e il riconoscimento delle competenze possa fare la differenza», conclude Teobaldi.

«In questo congresso, ancora una volta, AISLeC mostrerà come si può tenere saldo il timone del metodo scientifico, anche nel difficile mondo del wound care, quando tutto intorno soffiano i venti dell’anti-scienza e urla la tempesta della ricerca spasmodica della sostenibilità economica», ha dichiarato Giovanni Pomponio, Dirigente Medico, Clinica Medica Ospedali Riuniti di Ancona, Presidente del Comitato Scientifico AISLeC.

«In collaborazione con la collega Silvia Bond, abbiamo progettato una sorta di simulazione dell’ambulatorio” commenta Deborah Cesura Granara, Presidente del Comitato scientifico del Congresso. “Si tratta di ambienti destinati all’ apprendimento in cui gruppi di 15-20 professionisti potranno confrontarsi con un esperto su casi clinici focalizzati su medicazioni e prodotti da utilizzare in differenti fasi della cura della lesione. L’obiettivo è quello di aumentare le conoscenze e favorire il confronto fra diversi professionisti al fine di arrivare alla scelta più appropriata della strategia di cura» conclude Granara.

«Festeggiamo i primi 29 anni di AISLeC, un traguardo significativo a livello scientifico” commenta il dott. Andrea Bellingeri, fondatore e primo Presidente dell’Associazione; “AISLeC è la prima società scientifica italiana che ha sviluppato attività in ambito wound care. Il Congresso rappresenta un’occasione per fare il punto su ciò che finora è stato fatto in questo settore e ciò che potremo realizzare in futuro».

Importante ricordare che questo evento vuole essere anche un anticipo di quello che sarà il Congresso dell’European Wound Management Association (EWMA) di cui AISLeC è partner ufficiale scientifico ed organizzativo e che si svolgerà a Milano dal 3 al 5 maggio dell’anno prossimo.

 

 

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