In occasione della quarta Giornata Nazionale per la Promozione del Neurosviluppo, che si celebrerà domenica 11 maggio 2025, la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) ribadisce con forza l’importanza di riconoscere le specificità dell’infanzia e dell’adolescenza, non solo per promuovere al meglio il neurosviluppo, ma anche per progettare servizi sanitari realmente adatti alle diverse età. È fondamentale che i percorsi di cura siano costruiti in modo personalizzato, tenendo conto dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale dei bambini e degli adolescenti, soprattutto in presenza di disturbi neuropsichiatrici. Questo richiede equipe multidisciplinari specializzate nell’età evolutiva, percorsi terapeutici su misura, spazi fisici adeguati, e il coinvolgimento attivo di famiglia, scuola e ambiente di vita. Per garantire un’assistenza realmente efficace, è essenziale che i bambini e gli adolescenti siano curati in servizi dedicati e separati da quelli per gli adulti, soprattutto in caso di ricovero ospedaliero. Troppi bambini e soprattutto adolescenti vengono infatti ancora ricoverati in reparti per adulti.
“Infanzia e adolescenza – spiega Elisa Fazzi, Presidente SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia – sono fasi cruciali e delicate dello sviluppo umano, segnate da profondi cambiamenti fisici, endocrini, immunologici, neurobiologici, psicologici, cognitivi ed emotivi. In ogni tappa, dal concepimento fino all’adolescenza, emergono bisogni specifici che richiedono strumenti e attenzioni mirate, essenziali per favorire una crescita sana ed equilibrata verso l’età adulta. Trattare bambini e adolescenti come “adulti in miniatura” è un errore grave: significa ignorare le loro caratteristiche evolutive, con il rischio di compromettere sia lo sviluppo individuale sia l’efficacia dei servizi sanitari. L’approccio clinico nei confronti dei minori richiede modalità relazionali e comunicative specifiche, continuità di cura, coinvolgimento attivo della famiglia, trattamenti differenziati e calibrati sull’età, una comprensione delle manifestazioni cliniche tipiche delle varie fasi dello sviluppo e un’attenta considerazione degli aspetti etici e giuridici legati alla minore età”.
Il neurosviluppo è un processo complesso che, a partire dal concepimento, guida la crescita e l’evoluzione emotiva, motoria, cognitiva e sociale fino alla giovane età adulta. Questo percorso si realizza attraverso l’interazione continua tra fattori genetici, neurobiologici e ambientali, specifici per ogni fase dello sviluppo. I disturbi del neurosviluppo rappresentano delle interruzioni o alterazioni di questo processo. I primi segnali possono emergere già nei primi anni di vita, come nel caso dell’autismo, dei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e dell’epilessia. Altri, invece, si manifestano più tardi, soprattutto durante l’adolescenza, con disturbi psichiatrici come la schizofrenia o la depressione. I disturbi del Neurosviluppo colpiscono un bambino o adolescente su 5 e sono molto aumentati negli ultimi anni, sebbene ancora poco conosciuti: basti pensare che in Italia quasi 2 bambini su 100 soffrono di un disturbo dello spettro autistico, 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento, 5 bambini su 100 presentano un deficit dell’attenzione e iperattività, 1 su 100 soffre di epilessia, 2 su 100 di altri disturbi neurologici. In preadolescenza e adolescenza, fino a 13 ragazzi su 100 soffrono di disturbi psichiatrici.
“Nei bambini e negli adolescenti – interviene Antonella Costantino, Past President SINPIA e Direttore UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – il cervello è ancora in maturazione, soprattutto nelle aree che regolano le emozioni, l’autocontrollo e il pensiero critico. Questo li rende più ricchi di energie vitali e insieme più impulsivi, meno capaci di valutare i pericoli e più sensibili agli stimoli che arrivano dall’esterno, specialmente durante l’adolescenza. In queste fasi si definiscono aspetti centrali della personalità, come identità, autostima e relazioni sociali. L’ambiente – scolastico, familiare e sociale – ha un ruolo determinante nel favorire o ostacolare il neurosviluppo, grazie alla plasticità cerebrale, particolarmente attiva nei primi anni di vita e fino ai 18 anni. Per questo, trattamenti e contesti di cura pensati per gli adulti possono essere non solo inadeguati, ma talvolta persino dannosi per i più giovani. Al contrario, il potenziamento di servizi pediatrici, come i servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, formati sui bisogni specifici delle diverse fasi dell’età evolutiva e sulla continua rimodulazione degli interventi nella crescita, garantisce maggiore efficacia e consente una migliore continuità di cura verso l’età adulta”. Molto si può fare ancora per promuovere il Neurosviluppo in tutti i bambini e gli adolescenti, per sostenere una crescita armonica e serena e intervenire quando compaiono difficoltà e disturbi. La SINPIA ha predisposto anche un semplice decalogo scaricabile e linee di indirizzo per la continuità di cura nei disturbi del neurosviluppo.
La quarta Giornata Nazionale per la Promozione del Neurosviluppo sarà caratterizzata anche quest’anno dai colori dell’arcobaleno, a rappresentare sia la straordinaria varietà degli aspetti coinvolti nel neurosviluppo e nei disturbi ad esso connessi, sia la necessità di tutti i bambini di vivere in tempi di pace. Una giornata per conoscere, sperimentare, condividere, mettersi in gioco, con iniziative locali diffuse su tutto il territorio nazionale con open day, eventi scientifici, laboratori esperienziali, dibattiti, seminari, podcast, concerti e altro ancora), luoghi e monumenti “colorati” con l’arcobaleno.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato