“Give blood, give hope: together we save lives – Dona il sangue, dona speranza: insieme salviamo vite”: è questo lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue 2025 che, ogni anno, si celebra il 14 giugno. La campagna lanciata quest’anno dall’OMS punta i riflettori sull’importanza di un sistema di donazione basato su volontarietà, gratuità e regolarità. Il sangue sicuro, infatti, è una risorsa insostituibile nei contesti di emergenza, nella chirurgia complessa, nei trapianti e nei trattamenti per patologie croniche come le anemie gravi o le malattie oncoematologiche. Ogni sacca raccolta rappresenta una possibilità concreta di vita per chi affronta ogni giorno la malattia.
In Italia, il sistema trasfusionale poggia sulle spalle di centinaia di migliaia di donatori che si recano nei centri raccolta per offrire il proprio contributo. Un patrimonio umano straordinario, sostenuto dall’impegno costante di associazioni come AVIS, Croce Rossa Italiana e FRATRES, che garantiscono la continuità delle donazioni e promuovono la cultura della salute condivisa. Anche in occasione di questa Giornata, le istituzioni sanitarie italiane rinnovano l’appello alla partecipazione attiva, ricordando che “donare sangue” non significa solo salvare vite, ma anche costruire una comunità più equa, inclusiva e resiliente.
In occasione di questa Giornata, Sapienza Università di Roma ha presentato, insieme alle Università di Bologna, Messina, Padova e della Calabria, le iniziative previste dall’Accordo di collaborazione siglato dall’Ateneo, in rappresentanza della Conferenza dei rettori delle università italiane, con il Ministero della Salute per sensibilizzare la comunità universitaria nazionale sul tema della donazione. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito da parte del Ministero della Salute di estendere la collaborazione tra Università a livello nazionale – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – per promuovere la cultura della donazione del sangue tra le studentesse e gli studenti. Dal 2023 Sapienza ha aderito convintamente alla campagna ministeriale ‘Dona vita, dona sangue’ ospitando in Città universitaria convegni, stand informativi, il contest musicale per band universitarie ‘La musica fa buon sangue’, il mercatino solidale natalizio, e promuovendo una maratona di solidarietà di donazione a cui è stata invitata a partecipare tutta la comunità universitaria. Le attività di quest’anno, che l’Ateneo coordinerà per la Crui, si svolgeranno anche presso le Università di Bologna, Messina, Padova e della Calabria, attraversando simbolicamente tutto il Paese, e vedranno la realizzazione di numerosi eventi pubblici, in sinergia con istituzioni e associazioni dei diversi territori. Tra queste – aggiunge la Rettrice – Sapienza ha promosso l’imminente pubblicazione del bando per il primo concorso nazionale rivolto a tutta la comunità studentesca universitaria per la creazione di una campagna di comunicazione digitale innovativa sul tema, con l’auspicio che i più giovani potranno essere protagonisti di un cambiamento culturale duraturo, capaci di diffondere con creatività e consapevolezza i valori della solidarietà, trasformandosi in veri ambasciatori del dono, oggi e per il futuro”.
“Sono tante le attività che abbiamo messo in campo, nell’ambito dell’accordo con la Crui di cui Sapienza è capofila, con una particolare attenzione ai giovani perché sappiamo quanto sia importante favorire il ricambio generazionale dei donatori di sangue – afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci – . I dati del 2024 dicono che sono aumentati nuovi donatori soprattutto tra i giovani e questo significa che siamo sulla strada giusta. In questo senso, il concorso nazionale promosso dalla Sapienza rappresenta una ulteriore preziosa occasione per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani e insieme a loro, sensibilizzare tutti i cittadini sulla donazione del sangue, un gesto di generosità e altruismo che salva la vita”.
Le attività presentate, che vedranno il coinvolgimento del Centro Nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità e dei partner istituzionali e delle associazioni che aderiscono alla campagna ministeriale “Dona vita, dona sangue”, si inseriscono tra quelle previste dall’iniziativa “Il Ministero della salute e l’Università al servizio della società: un progetto di comunicazione sulla cultura della donazione del sangue e dei suoi componenti negli atenei italiani”, coordinato da Sapienza, che ha l’obiettivo di promuovere la cultura della donazione volontaria tra le studentesse e gli studenti delle università italiane attraverso la realizzazione di iniziative congiunte di informazione e comunicazione per la promozione della donazione di sangue ed emocomponenti. Il progetto prevede la realizzazione di azioni di comunicazione, informazione, divulgazione – offline ed online – rivolte a tutta la comunità universitaria nazionale (studentesse e studenti, personale docente e tecnico-amministrativo-bibliotecario) afferente agli enti appartenenti alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). Nello specifico, le attività saranno caratterizzate da un approccio integrato e transdisciplinare, e vedranno la realizzazione di incontri formativi, eventi musicali, seminari con esperti, iniziative con enti, istituzioni e associazioni del terzo settore e del volontariato destinate non solo alle comunità universitaria ma anche a tutta la cittadinanza. Nel corso delle attività organizzate saranno presenti anche autoemoteche e plasmaemoteche per la raccolta del sangue e del plasma presso le sedi degli atenei coinvolti nel progetto.
Per donare il sangue, così come spiegato dagli esperti dell‘Istituto Superiore di Sanità sulla pagina del sito web dedicata, bisogna aver compiuto i 18 anni, pesare almeno 50 kg e godere di buone condizioni di salute generali. L’età massima per i nuovi donatori è di 65 anni, ma chi ha già iniziato prima può proseguire fino a 70 anni, previa valutazione medica individuale. Prima di ogni donazione, il donatore deve sottoporsi a un colloquio medico e a misurazioni parametriche: pressione arteriosa (max 180/100 mmHg), frequenza cardiaca compresa tra 50 e 100 battiti al minuto e un livello di emoglobina non inferiore a 13,5 g/dL per l’uomo e 12,5 g/dL per la donna.
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