Salute 11 Giugno 2024 15:18

Giornata mondiale del donatore di sangue: +20mila donatori in un anno. Al via “Dona vita, dona sangue”

Schillaci: “Donare il sangue è un gesto semplice ma con un impatto fortissimo e continuiamo a incoraggiare i giovani perché c’è bisogno di un ricambio generazionale dei donatori”

Giornata mondiale del donatore di sangue: +20mila donatori in un anno. Al via “Dona vita, dona sangue”

Aumentano le donazioni di sangue, anche tra i giovani. Per la prima volta da almeno 10 anni, infatti, i donatori tra i 18 e i 45 anni sono aumentati di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente. Un risultato sicuramente positivo che però rientra in una tendenza ultradecennale all’invecchiamento della popolazione dei donatori, tendenza che trova conferma nel confronto con gli anni precedenti. Nel 2023 i donatori tra 18 e 45 anni hanno rappresentato infatti il 50,7% del totale. Solo cinque anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%. Portatore di queste buone notizie è il direttore del Centro nazionale sangue (Cns), Vincenzo De Angelis, in occasione della presentazione di ‘Dona vita, dona sangue’, campagna per la donazione di sangue e plasma promossa dal ministero della Salute in collaborazione con il Cns e le principali associazioni e federazioni di donatori italiane (Avis, Croce rossa italiana, Fidas, Fratres e DonatoriNati), in vista della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra ogni anno il 14 giugno.

C’è bisogno di un ricambio generazionale dei donatori

“Rinnoviamo anche quest’anno la campagna ‘Dona vita, dona sangue’. Dopo gli ottimi risultati dello scorso anno – commenta il Ministro della Salute, Orazio Schillaci – nel 2023 sono aumentate le donazioni anche tra i giovani, nessuna Regione ha registrato carenza di sangue durante l’estate ed è cresciuta anche la raccolta di plasma. Sono dati che dimostrano l’importanza e la buona riuscita di queste campagne. Donare il sangue è un gesto semplice ma con un impatto fortissimo e continuiamo a incoraggiare i giovani perché c’è bisogno di un ricambio generazionale dei donatori. In questi mesi abbiamo promosso la donazione del sangue nel corso di importanti eventi sportivi nazionali e internazionali, oggi ripartiamo con un nuovo spot e attività in tutta Italia per far crescere anche nel 2024 le donazioni di sangue e plasma”.

Un nuovo spot istituzionale

L’ex stella del rugby azzurro e conduttore televisivo Martín Castrogiovanni è il protagonista del nuovo spot istituzionale che andrà in onda su televisioni e radio nazionali durante i mesi estivi. La campagna vedrà inoltre numerose iniziative promosse dalle associazioni su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare nuovi potenziali donatori. Tra queste anche l’osservatorio “Globuli Rosa”, un viaggio attraverso le possibilità e gli ostacoli delle donatrici italiane per indagare, attraverso una survey e dei focus group condotti da Doxa, le motivazioni per le quali le donne in Italia, in particolare le over 30, donano meno che in altri paesi e per trovare soluzioni condivise in merito.

Tre milioni di donazioni in un anno

A livello generale, il 2023 ha segnato una lieve crescita nel numero totale dei donatori di sangue, che sono aumentati di 20mila unità rispetto al 2022. Segno più anche per il numero delle donazioni (+36mila rispetto al 2022), aumento che ha permesso di superare la soglia dei tre milioni di donazioni in un anno. Si conferma così l’importanza della generosità della popolazione italiana dei donatori, che ha garantito anche quest’anno l’autosufficienza del Paese in materia di globuli rossi e la possibilità di effettuare circa due. milioni e 837mila trasfusioni ad una media di 1.748 pazienti al giorno. In netta crescita anche i numeri della raccolta di plasma, che con gli oltre 880mila chili conferiti all’industria farmaceutica per la produzione di plasmaderivati ha totalizzato il record di raccolta nella storia italiana. Paradossalmente, nonostante l’aumento del 4% registrato nel 2023, l’obiettivo dell’autosufficienza in materia di plasmaderivati resta ancora lontano. A pesare in particolare su questo dato è il fortissimo aumento nella richiesta di questo tipo di farmaci, in particolare delle immunoglobuline. Basti pensare che, nonostante il livello record della raccolta, le donazioni dei donatori italiani hanno coperto circa il 62% del fabbisogno di immunoglobuline. Nel 2022, che per la raccolta di plasma è stato un anno nero, la quota di autosufficienza in materia di immunoglobuline era stata del 64%.

Si può fare di più…

“L’importanza della campagna ‘Dona vita, dona sangue’ è testimoniata anche dai numeri – ha evidenziato De Angelis – Ci eravamo rivolti a un pubblico più giovane e per la prima volta dopo più di un decennio il numero dei donatori giovani è aumentato rispetto all’anno precedente e si sono registrati anche aumenti considerevoli nella raccolta, specie del plasma. Non bisogna accontentarsi dei buoni risultati ottenuti, perché per invertire la tendenza all’invecchiamento della popolazione dei donatori e per garantirci l’autosufficienza in materia di plasma c’è ancora tanto da fare. E solo con l’impegno concreto di tutti gli attori in campo, dal ministero della Salute alla più piccola associazione di donatori, potremo garantire non solo nel presente, ma anche in futuro, le trasfusioni e le terapie a base di farmaci plasmaderivati per tutti i pazienti del nostro Paese”.

La  disponibilità di emocomponenti è un livello essenziale di assistenza

La Giornata mondiale del donatore di sangue “rappresenta, da sempre, il momento in cui l’opinione pubblica globale viene chiamata a prestare attenzione su questo tema così strategico – dice Gianpietro Briola, presidente di Avis nazionale e coordinatore del Civis, il Coordinamento interassociativo di cui fanno parte, oltre ad Avis, anche Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres -. Lo scorso anno ha visto il nostro Paese incrementare la raccolta in particolare di plasma, segnando un vero e proprio record. Se questo è avvenuto è stato grazie allo straordinario impegno volontario, periodico, gratuito e responsabile dei nostri donatori, spinti anche dalle campagne. Tuttavia, quella di oggi deve essere anche la data in cui rinnovare l’impegno comune, cioè il raggiungimento dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati. Un traguardo che possiamo tagliare  solo se tra associazioni, federazioni, Centro nazionale sangue, ministero e professionisti del settore, continueremo a lavorare fianco a fianco, sensibilizzando i cittadini sul ruolo centrale della donazione e proseguendo nelle attività di interlocuzione parlamentare per migliorare l’organizzazione dei servizi trasfusionali. Con la consapevolezza che – aggiunge – la disponibilità di emocomponenti rappresenta un livello essenziale di assistenza per la stabilità sociale, sanitaria, politica ed economica del nostro Paese”.

La donazione di sangue e plasma

La donazione di sangue e plasma è aperta a tutti i cittadini che dispongano di un documento di identità valido.

I requisiti fisici:
Per poter donare sono richiesti:

  • età compresa tra i 18 e i 65 anni (per la prima donazione 60 anni, i donatori periodici possono donare fino a 70, previo consenso del medico selezionatore)
  • peso corporeo minimo di 50 chilogrammi
  • buono stato di salute.

Per informazioni e per cercare l’unità di raccolta più vicina consulta: donailsangue.salute.gov.it

 

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