Salute 14 Marzo 2024 17:28

Giornata Fiocchetto Lilla, Iss: “In Italia 135 Centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione, 115 sono pubblici”

Mastrobattista (Iss): “La piattaformadisturbialimentari.iss.it è un servizio prezioso perché offre, in tempo reale, la panoramica dei centri sul territorio dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”
di I.F.
Giornata Fiocchetto Lilla, Iss: “In Italia 135 Centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione, 115 sono pubblici”

Centotrentacinque strutture sparse su tutto il territorio nazionale, di cui 115 pubbliche, appartenenti al Servizio sanitario nazionale, e 20 afferenti al settore del privato accreditato. Sono questi i numeri, aggiornati a marzo 2024, della piattaforma dedicata ai centri di cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna), diffusi alla vigilia della Giornata Fiocchetto Lilla, che si celebrerà domani 15 marzo. La mappatura territoriale, a breve, comprenderà anche le associazioni che si occupano di Dna, in possesso di specifici requisiti. Il lavoro, coordinato dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità, è realizzata con il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute-CCM.

L’importanza dell’intervento precoce

“È di primaria importanza l’intervento precoce nel casi dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in quanto se non trattati adeguatamente aumentano il rischio di danni permanenti fino alla morte, nei casi più severi – spiega Simona Pichini, responsabile facente funzione del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss -. L’esperienza maturata e riferita dai professionisti del settore evidenzia l’importanza di prevedere un intervento strutturato e multidisciplinare”.
Per Luisa Mastrobattista, ricercatore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss “la piattaformadisturbialimentari.iss.it, costantemente aggiornata, è un servizio prezioso perché offre, in tempo reale, la panoramica dei centri sul territorio dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, consentendo  ai cittadini  affetti da tali disturbi, alle loro famiglie e a chi sta loro vicino, la possibilità di usufruire di interventi appropriati”.

I Centri in numeri

La distribuzione dei servizi sul territorio non è omogenea e il maggior numero dei centri (20) si trova in Emilia Romagna, seguita da Lombardia (16) e Campania (12) (vedi grafico).

 

Rispetto alla fascia d’età presa in carico dai centri (ciascun centro ha potuto rispondere per ciascuna fascia d’età), l’85% ha dichiarato di prendere in carico persone di età pari o superiore a 18 anni, l’83% la fascia d’età 15-17 anni e il 47% i minori fino a 14 anni. La modalità di accesso è diretta (ossia è il paziente stesso che si reca nella struttura) nel 77% dei casi. I centri prevedono l’accesso mediante pagamento del ticket sanitario (67%), in modalità gratuita (33%), in regime di intramoenia (11%).
Sono 1652 i professionisti che vi lavorano, nella quasi totalità formati e aggiornati: soprattutto psicologi (23%), specialisti in psichiatria o neuropsichiatria infantile (15,7%),infermieri (13,8%), dietisti (11,6%).

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”