Salute 4 Febbraio 2022 09:34

Giornata contro il cancro, «La malattia si combatte anche davanti allo specchio». La storia di una vincitrice

Il racconto di Dalila: «Ho ricevuto una diagnosi di tumore al seno a 26 anni. Mi è stata donata una protesi personalizzata realizzata con capelli umani ancor prima di cominciare le cure. È stata il mio scudo: ho evitato di essere guardata con compassione e non ho mai smesso di sentirmi donna»

«Li vede questi capelli? Sono il mio scudo». Dalila, 27 anni, mentre racconta la sua battaglia contro il cancro, si tocca orgogliosa il suo taglio a caschetto castano chiaro. Anche se quei capelli non sono i suoi. Le sono stati donati grazie al progetto Onco Hair. «È stato il regalo più bello che potessi ricevere – racconta la giovane -. Indossando questa protesi ancor prima di cominciare le cure ho affrontato il mio percorso e gli sguardi altrui a testa alta. Quando si incontra una persona senza capelli, soprattutto se giovane come me, il primo pensiero è che abbia un tumore. Ecco, grazie a questi capelli – dice toccandoseli ancora una volta – ho evitato di essere guardata con compassione. Ho potuto scegliere a chi e quando raccontare la mia storia».

Perdere i capelli è un trauma nel trauma

La calvizie indotta da chemioterapia è lo stigma sociale più riconoscibile del tumore: il 47% delle donne lo considera l’aspetto più traumatico dell’intero percorso di cure, tanto che 8 pazienti su 10 vorrebbe addirittura rifiutare i trattamenti proprio per evitare questa perdita. La protesi indossata da Dalila è altamente personalizzata, realizzata all’interno dei laboratori Crlab di Zola Predosa, creata con capelli umani non trattati, inseriti uno alla volta in una sottile membrana polimerica biocompatibile. «Chi la indossa – assicura Dalila – può condurre una vita assolutamente normale. Diventa parte integrante del tuo corpo: non la togli di notte, ci puoi andare al mare, nuotare, fare acconciature di ogni tipo. Proprio come se si trattasse di capelli naturali».

La bellezza che cura

Dalila ha indossato la sua parrucca speciale poco dopo aver ricevuto la sua terribile diagnosi, prima che i suoi capelli cominciassero a cadere. «Non ho mai visto la mia immagine senza capelli riflessa allo specchio, né ho dovuto raccogliere ciocche di capelli accumulate sul cuscino durante la notte. È stato un sollievo enorme – dice Dalila – perché più che delle cure, avevo paura di affrontare le rinunce che queste avrebbero comportato». Dalila è una social media manager e, impegnata a presenziare a numerosi eventi, temeva di non poter più lavorare a contatto con il pubblico. «E invece no – dice la giovane -. Mentre lottavo contro il cancro non ho dovuto rinunciare alla mia vita, né a quella privata, né a quella professionale». L’impatto positivo nelle pazienti che hanno utilizzato questo dispositivo e non la parrucca tradizionale, oltre che dalle parole di Dalila, è stato confermato da uno studio pilota, realizzato da Salute Donna Onlus e condotto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano: le donne che hanno ricevuto lo stesso dono di Dalila hanno migliorato di 10 punti la valutazione della propria immagine corporea (calcolata sulla scala BIS che va da 0 a 30).

Il momento della vittoria

Dalila ha vinto la sua battaglia contro il cancro al seno, lo ha fatto sottoponendosi ad un intervento chirurgico, a chemio e radio terapia, ma anche guardandosi allo specchio, vedendo l’immagine di una donna forte che è riuscita a non perdere la sua femminilità nemmeno nei momenti più ardui. «Di periodi difficili ce ne sono stati parecchi – dice -. Le prime chemioterapie sono state dure da affrontare perché  il mio corpo era non era abituato, durante le ultime, invece, ero ormai troppo stanca e stentavo a reggerle. Poi, è arrivato il giorno più bello di tutti: i medici mi hanno comunicato che il tumore era sparito dal mio corpo. Mi sono sentita “pulita”».

Ed oggi, in occasione della giornata mondiale contro il cancro, Dalila, da vincitrice, lancia il suo messaggio alle donne e gli uomini che, come lei, hanno ricevuto una diagnosi di tumore: «Non mollate, mai. Ricordatevi che la riuscita di ogni trattamento dipenderà anche dalla vostra determinazione, dalla vostra voglia di vivere. La nostra vita non è solo nelle mani dei medici che si prendono cura di noi, ma anche nostre. Più di quanto possiate immaginare».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Zenzero vs cancro: dalla ricerca giapponese nuove prospettive terapeutiche
Uno studio giapponese ha scoperto che un composto naturale dello zenzero, l’etil p-metossicinnamato, può limitare la crescita delle cellule tumorali bloccando la sintesi degli acidi grassi e la produzione di energia. La scoperta di questo meccanismo offre nuove potenziali prospettive terapeutiche, da confermare con studi successivi
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti
Per la prima volta in Europa si lancia un’iniziativa gratuita in tutta la Penisola. È promossa dalla neonata associazione D4O e ideata da Caroline Smith. Sono offerti corsi di danza gratuiti e appositamente studiati per i pazienti. Hanno aderito 15 scuole (altre 35 inizieranno a gennaio) e 20 centri oncologici e associazioni
Tumori: disagio psicologico per oltre il 50% dei pazienti, ma depressione non curata nel 70% dei casi
Il 20% delle persone con tumore è colpito da depressione, il 10% da ansia e oltre il 50% sviluppa disagio psicologico. Questi disturbi hanno un impatto negativo sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici. Ma sono individuati e curati solo nella minoranza dei casi. Per questo l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha richiesto una reale integrazione dell’assistenza psicosociale nella pratica clinica quotidiana
Tumori: Rai e AIRC insieme per trasformare la ricerca in cura
"La ricerca cura". E' questo lo slogan della grande maratona di Rai e Fondazione Airc che, come ogni anno, uniscono le forze per trasformare la ricerca sul cancro in cura
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio