Venti anni fa è stata adottata la Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabacco (FCTC). Oggi, a distanza di due decenni, si registra un calo globale della prevalenza del fumo pari a un terzo e si stima che ci siano 300 milioni di fumatori in meno nel mondo rispetto a quanti ce ne sarebbero stati se la tendenza fosse rimasta invariata. In questi anni sono state introdotte nuove politiche in diversi Paesi per frenare il consumo di tabacco, favorire colture alternative e aumentare la tassazione su prodotti nocivi. Durante la 78ª Assemblea mondiale della sanità, in corso a Ginevra, il direttore generale dell’OMS, infatti, ha sottolineato come le politiche globali di contrasto al tabagismo abbiano prodotto risultati tangibili grazie a un’azione collettiva tra governi, enti sanitari e società civile.
Nel corso dell’ultimo anno, diversi Stati hanno introdotto misure decise per scoraggiare l’uso del tabacco e dei suoi derivati. Costa d’Avorio, Georgia, Laos e Oman hanno adottato il packaging neutro, eliminando elementi grafici attrattivi dalle confezioni di sigarette. Mentre il Vietnam ha imposto un divieto su sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, segnalando un netto cambio di rotta rispetto al passato. Queste iniziative fanno parte di una strategia globale più ampia che punta a ridurre l’accessibilità e l’attrattiva dei prodotti del tabacco, in particolare tra i giovani.
Il progetto Tobacco-Free Farms è un’altra delle azioni fondamentali che hanno garantito il successo dell’Oms: si tratta di una partnership che ha permesso a oltre 9mila agricoltori in Kenya e Zambia di abbandonare la coltivazione del tabacco in favore di semi alimentari ricchi di ferro, con evidenti benefici sia per l’ambiente sia per la sicurezza alimentare. Inoltre, nel 2024, molti Paesi hanno accolto l’invito dell’OMS ad aumentare la tassazione su prodotti nocivi alla salute, tra cui tabacco, alcol e bevande zuccherate. Un approccio fiscale volto non solo a scoraggiare i consumi dannosi, ma anche a reinvestire le risorse in programmi sanitari e di prevenzione.
Contemporaneamente si sta facendo strada anche il Piano di accelerazione contro l’obesità, a cui hanno aderito 34 Paesi. Attraverso finanziamenti pluriennali destinati a 15 Stati, sono stati raggiunti nove milioni di cittadini, con un impatto stimato di circa un milione di vite salvate. I dati diffusi rappresentano, dunque, un incoraggiante bilancio di due decenni di impegno contro il tabacco, ma il percorso verso un mondo libero dalla dipendenza nicotinica è ancora lungo. L’OMS richiama tutti i Paesi a mantenere alta l’attenzione e ad accelerare l’adozione di politiche efficaci e coordinate per proteggere la salute delle generazioni future.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato