La Società Italiana per lo studio delle Cefalee (SISC), condivide oggi con la Fondazione Onda “Liberi dal dolore: una nuova era per la terapia delle cefalee”, un’iniziativa di informazione sulla clinica e terapia delle cefalee che si tiene in tutta Italia. L’obiettivo è di far conoscere a tutti i cittadini le nuove possibilità terapeutiche disponibili per l’emicrania. Negli ultimi anni le cure contro l’emicrania si sono molto evolute: oggi esistono numerosi farmaci specifici, appartenenti a classi differenti, che possono non solo trattare ma anche prevenire gli attacchi. “Ma sono ancora troppo pochi i pazienti al corrente di questi progressi”, dice Marina De Tommaso, presidente SISC.
“Questo è il motivo per cui è stata organizzata la giornata odierna, una iniziativa che fa seguito alla recente Giornata Nazionale del Mal di Testa dello scorso 18 maggio, e che vede nuovamente impegnati gli specialisti dei Centri Cefalee“, sottolinea De Tommaso. “I quali, sotto l’egida SISC, operano nei principali ospedali italiani e sul territorio, consentendo una diffusione capillare dell‘assistenza ultra specialistica di questa frequente e invalidante condizione”, aggiunge. I Centri Cefalea SISC ai quali tutti i cittadini nella giornata di oggi possono rivolgersi direttamente per informazioni e aiuto, sono 75 diffusi su tutto il territorio nazionale: si possono facilmente trovare suddivisi per regioni e provincie a questo link sul sito www.sisc.it . Basta telefonare al centro prescelto per ricevere tutte le informazioni. Gli specialisti SISC, insieme alle associazioni laiche, sono quindi a disposizione per informare, rispondere ai principali quesiti, contribuire a facilitare il percorso di diagnosi e terapia.
In tempi ormai lontani gli unici farmaci per combattere il dolore emicranico erano i FANS, antinfiammatori non steroidei: utili – e infatti nei casi lievi sono tuttora in uso, ma dall’efficacia limitata e soprattutto non specifici. Il primo punto di svolta fu negli anni 90 quando arrivarono i primi farmaci che agivano in modo mirato sul meccanismo del dolore, precisamente su alcuni recettori della serotonina. Infine, dopo un lento sviluppo, negli ultimi anni c’è stato un vero “salto evolutivo“. Sono successivamente apparsi i ditani, più specifici e con meno effetti collaterali, e poi i gepanti, tutti aventi come bersaglio il principale responsabile del dolore emicranico, cioè il CGRP, un peptide legato alla vasodilatazione e che interviene nella trasmissione del dolore: quindi un elemento centrale per l’emicrania. E infine sono arrivati anche anticorpi monoclonali destinati a prevenire gli attacchi: tre molecole che bloccano il CGRP e una il suo recettore. Una evoluzione rapida, che non è ancora chiara a tutti i possibili pazienti.
Da qui l’utilità delle campagne informative come questa. L’adesione a questa iniziativa segue la recente pubblicazione di SISC insieme a IHS (International Headache Society) delle prime linee guida internazionali relative alla terapia dell’emicrania. Parallelamente SISC ha interagito efficacemente con gli organismi regolatori, ministero della Salute e AIFA, fornendo i supporti scientifici, per facilitare la rimborsabilità di queste molecole e metterle così gratuitamente a disposizione di tutti i pazienti.
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