Salute 15 Dicembre 2022 17:05

Emicrania episodica: sicurezza cardiovascolare dei triptani

I triptani rappresentano il trattamento di prima scelta nelle emicranie d’intensità moderata-forte

Emicrania episodica: sicurezza cardiovascolare dei triptani

In tutti i pazienti che soffrono di emicrania episodica, è indicato un trattamento farmacologico acuto o sintomatico, con lo scopo di ridurre sia l’intensità sia la durata dell’attacco.

Le opzioni farmacologiche sono diverse: si distinguono farmaci aspecifici – quali gli antinfiammatori non steroidei, il paracetamolo o una loro combinazione, indicati nelle crisi lievi-moderate – e farmaci specifici, come i triptani, che rappresentano il trattamento di prima scelta nelle emicranie d’intensità moderata-forte.

Una volta scelta l’opzione terapeutica più appropriata per il tipo di attacchi di un dato paziente, le linee guida della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) raccomandano di assumere il farmaco al minor dosaggio utile a raggiungere la completa risoluzione delle crisi e il più precocemente possibile. Inoltre, si consiglia l’uso di formulazioni con un solo principio attivo.

I triptani hanno dimostrato un favorevole profilo di efficacia non solo sul dolore, ma anche sui sintomi di accompagnamento, come foto- e fonofobia, nausea e vomito, che spesso accompagnano gli attacchi emicranici. Inoltre, questa classe di molecole è efficace su più attacchi, confermando una notevole costanza dell’effetto, e sul lungo termine, manifestando così assenza di tachifilassi

Per quanto riguarda il profilo di sicurezza, in passato sono state espressi alcune preoccupazioni sul rischio cardiovascolare associato ai triptani, che in parte ne hanno limitato l’uso. Ciò ha spinto l’American Headache Society (AHS) a nominare una commissione di esperti che ha formulato in proposito una raccomandazione di consenso per l’uso dei triptani nella pratica clinica sulla base delle evidenze scientifiche disponibili.

Le conclusioni del documento si possono riassumere in quattro punti:

  • la maggior parte dei dati sui triptani sono derivati da pazienti senza malattia coronarica nota
  • i sintomi toracici che si verificano durante l’uso di triptani sono generalmente non gravi e non sono riconducibili a ischemia
  • l’incidenza di eventi cardiovascolari gravi con i triptani sia negli studi clinici sia nella pratica clinica sembra essere estremamente bassa
  • il profilo rischio-beneficio cardiovascolare dei triptani corrobora il loro uso in assenza di controindicazioni

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.