In Italia, si stima che circa il 20% dei bambini e adolescenti tra 0 e 18 anni abbia un disturbo del neurosviluppo, per un totale di circa due milioni di minori. “I disturbi del neurosviluppo comprendono una vasta gamma di condizioni, tra cui disturbi dello spettro autistico, disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), disturbi dell’apprendimento, paralisi cerebrale infantile e disabilità intellettive. La loro incidenza è in aumento, con quasi un raddoppio dei casi negli ultimi dieci anni. La Regione Lazio e, in particolare, il vasto territorio di Roma e provincia non sono esenti da questo incremento allarmante”, spiega Stefania Cortese, Presidente della Commissione d’Albo dei TNPEE dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e provincia, in occasione della Giornata Nazionale per la promozione del neurosviluppo, che si celebra l’11 maggio.
Secondo un’indagine della Uil Lazio, nel 2022 la sola Asl Roma 1 ha registrato circa 9.700 accessi di minori sotto i 18 anni ai servizi di salute mentale, con un aumento del 40% negli ultimi tre anni. Secondo l’Associazione Italiana Famiglie ADHD (AIFA APS), utilizzando i dati ISTAT aggiornati al gennaio 2023, si stima che nel Lazio ci siano circa 32mila minori tra i 6 e i 17 anni con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). A Roma, la stima è di circa 15.800 minori con ADHD. Nello scorso anno, invece, sono stati registrati 137 nuovi accessi di neuropsichiatria infantile per i soli disturbi dello spettro autistico nella ASL Roma 1 (Fonte: ASL RM 1). “Le spiegazioni di una crescita esponenziale sono inevitabilmente da ricercare in cause multifattoriali, ma le iniziative di prevenzione primaria e secondaria unitamente alle politiche socio-sanitarie assistenziali che abbiamo fortunatamente visto proliferare negli ultimi quindici anni hanno sicuramente contributo all’identificazione precoce e tempestiva di questi disturbi”, prosegue la Presidente.
La prevenzione e l’intervento precoce sono cruciali per incrementare i fattori protettivi, ridurre l’impatto dei fattori di rischio, prendere in carico tempestivamente i disturbi quando compaiono, modificare le traiettorie evolutive e garantire una buona salute mentale e fisica della futura popolazione adulta. La diagnosi tempestiva consente di attivare percorsi terapeutici e riabilitativi personalizzati, favorendo lo sviluppo delle competenze motorie, cognitive, comunicative ed emotivo-relazionali.
È fondamentale riconoscere i segnali precoci che possono indicare una disarmonia nel percorso di crescita o un vero e proprio disturbo del neurosviluppo.
Tra i principali campanelli d’allarme, dobbiamo prestare particolare attenzione:
Il neurosviluppo è un processo complesso che conduce allo sviluppo armonico della persona. L’identificazione precoce di segnali di rischio, ritardi o anomalie, è un percorso delicato che richiede fin da subito un’attivazione multilivello da parte di tutti gli osservatori attivi dello sviluppo del bambino: famiglia, comunità educante (nidi, scuole d’infanzia, scuole primarie e secondarie) e prima comunità curante (medico neonatologo, pediatra, ginecologo e ostetrica). Tutti sono co-responsabili della promozione del neurosviluppo ma al tempo stesso dell’identificazione di eventuali disarmonie nello sviluppo. Ad alcuni in particolare, però, spetta il compito di indirizzare la famiglia a rivolgersi tempestivamente a professionisti sanitari esperti e regolarmente iscritti agli albi professionali, come i Terapisti della neuro e psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE). “Come TNPEE siamo tra le figure dell’area sanitaria altamente specializzate e formate per promuovere il neurosviluppo, valutare, diagnosticare e trattare i disturbi del neurosviluppo, lavorando in team multiprofessionali con neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali e altre figure sanitarie in grado di offrire una presa in carico individualizzata, tempestiva, precoce e globale ai bambini e alle loro famiglie”, spiega la Presidente della CdA TNPEE.
“Nel territorio di Roma e provincia siamo circa 1060 TNPEE, presenti nelle Strutture pubbliche, private convenzionate e private, nelle quali contribuiamo al processo di diagnosi e presa in carico, ma anche a quello di prevenzione attraverso formazione alle scuole e alle famiglie e screening. Una figura che, insieme alle altre afferenti all’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione, può e deve continuare ad essere potenziata per contribuire alla risposta della Provincia al bisogno di una crescita della sanità di prossimità tempestiva nella comunità territoriale, ad adempimento del DM 77/2022”, aggiunge Cortese.
La Regione Lazio negli ultimi anni ha aderito e declinato diverse progettualità per potenziare la rete dei servizi pubblici e privati di supporto dedicata ai disturbi del neurosviluppo. Basti pensare al Regolamento Regionale n.1 del 2019 per la disciplina degli interventi a sostegno delle famiglie dei minori nello spettro autistico; alla Delibera 32/2020 per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento scolastico; al progetto NIDA (Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico che nel 2023, che vede attivi nel Lazio 118 centri di monitoraggio. “Come professionisti sanitari specializzati in età evolutiva rinnoviamo quotidianamente il nostro impegno a garantire al cittadino che accede alle cure una risposta tempestiva e globale, coesa alle iniziative Regionali e Provinciali. Per questo la Giornata Nazionale per la promozione del neurosviluppo per noi assume un significato particolare: perché ci mettiamo la faccia. Ogni giorno, per ogni bambino”, conclude la Presidente della CdA TNPEE.
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