Salute 8 Giugno 2023 15:40

Discriminazione di genere: lascia un segno nel cervello, più di ansia e stress

Lo stress derivate da discriminazione di genere genera una condizione di neuroinfiammazione, ovvero l’attivazione eccessiva o errata della risposta immunitaria del cervello, che potrebbe spiegare la riduzione dello sviluppo cerebrale

Discriminazione di genere: lascia un segno nel cervello, più di ansia e stress

La discriminazione di genere subita dalle donne può causare un danno al cervello rendendole più esposte a disturbi d’umore e di ansia: viene generato stress che alimenta la neuroinfiammazione. Lo indica un recente studio multicentrico, pubblicato sulla rivista Pnas in 29 Paesi di varie parti del mondo. Le persone che hanno preso parte alla ricerca erano sane, maschi e femmine, sotto i 25 anni di età e provenienti sia da Paesi in cui la discriminazione femminile è minima o assente sia da quelli in cui è estrema.

Lo studio

Nel corso della ricerca sono state eseguite 7.876 esami di risonanza magnetica attraverso le quali è stato comparato il cervello di uomini e donne per valutare eventuali differenze. Nei Paesi in cui non c’è discriminazione tra i due sessi il cervello maschile e quello femminile sono assolutamente uguali. Quando i ricercatori hanno comparato il cervello di uomini e donne nei Paesi con forti discriminazioni di genere è stata rilevata una differenza: un assottigliamento dell’emisfero destro dell’encefalo femminile, in particolare a livello del giro cingolato anteriore e del giro orbitofrontale. I ricercatori hanno giustificato il loro risultato sia sulla base degli stimoli sia su quello dell’alimentazione.

Gli effetti dei complimenti

«Lo sviluppo del cervello, infatti, è estremamente sensibile agli stimoli esterni e alla ricompensa – spiega la neuroscienziata Arianna Di Stadio, docente all’Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di neuroinfiammazione del Ucl Queen Square Neurology di Londra -. Il che significa che ogni volta che ci si complimenta per un’azione ben fatta questo aumenta sia la voglia di fare, che di fare meglio per ottenere una nuova ricompensa. Questa azione sviluppa le funzioni cerebrali»,

Gli effetti dello stress

Secondo la neuroscienziata «lo stress al contrario, come dimostrano anche recenti studi dell’università di Harvard, crea una condizione di neuroinfiammazione che potrebbe spiegare la riduzione dello sviluppo cerebrale. Con il termine neuroinfiammazione ci riferiamo all’attivazione in maniera eccessiva o errata della risposta immunitaria del cervello. La microglia in particolare è una cellula del sistema immunitario del cervello che può attivarsi in maniera positiva stimolando la crescita delle sinapsi (azione neuro-protettiva) e in maniera negativa determinando la distruzione di queste connessioni sinaptiche; la microglia cattiva può essere attivata, modulata-inattivata con farmaci così da limitare il suo effetto neuroinfiammatorio».

Perchè la discriminazione provoca ansia

È però anche vero che «possiamo tramite sane abitudini di vita limitare l’attivazione di questa microglia cattiva a favore di quella buona così da preservare il più a lungo possibile le funzioni del cervello. L’ansia e l’eccessivo stress (inclusa la mancanza di sonno) causano la produzione dei Ros (composto ad elevata attività anti ossidante) che inducono la polarizzazione della microglia nella sua forma cattiva. Per questo motivo si può supporre che la discriminazione di genere, che crea ansia, possa quindi anche negativamente influenzare lo sviluppo del cervello a causa della neuro-infiammazione».

Gli stimoli dell’infanzia

«Gli autori dello studio hanno anche speculato sull’effetto dell’alimentazione. Lo sviluppo di queste aree del cervello è fondamentale per il controllo emozionale, la resilienza e la gestione delle avversità, la risposta alle ingiustizie e per la gestione delle critiche. Le donne che sono state cresciute in famiglie in cui vengono valorizzate, sono più resistenti e resilienti, hanno ambizioni elevate e sono in grado di gestire le situazioni come gli uomini. La differenza di genere diventa un problema solo se si discriminano i due sessi. Ovviamente le opportunità di miglioramento e crescita saranno dipendenti anche dalle attitudini del soggetto, ma come dimostra questo studio, le differenze tra il cervello maschile e femminile sono inesistenti se – conclude Arianna Di Stadio – sin da bambini maschi e femmine sono sottoposti agli stessi stimoli».

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