Salute 29 Gennaio 2025 10:18

Ddl sull’educazione alla salute nelle scuole, un piano triennale per diffondere i corretti stili di vita sin dall’infanzia

Il Ddl propone la trattazione di argomenti specifici per ogni fase del percorso scolastico, su temi quali alimentazione, attività fisica, igiene, prevenzione delle dipendenze e consapevolezza ambientale, con materiali didattici adeguati, attività pratiche e formazione dei docenti
Ddl sull’educazione alla salute nelle scuole, un piano triennale per diffondere i corretti stili di vita sin dall’infanzia
Un piano triennale per la prevenzione e promozione della salute nelle scuole, volto ad educare i giovani su corretti stili di vita, prevenzione delle malattie e  consapevolezza scientifica a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado, ovvero dai 3 ai 18 anni. È questo l’obiettivo del Ddl sull’educazione alla salute nelle scuole, a  prima firma del senatore Roberto Marti, presidente Commissione cultura e istruzione, presentato nella Sala Caduti di  Nassiriya del Senato insieme a Fondazione Umberto Veronesi Ets, alla presenza del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e con un contributo video del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il Ddl propone la trattazione di argomenti specifici per ogni fase del percorso scolastico, su temi quali alimentazione,  attività fisica, igiene, prevenzione delle dipendenze e consapevolezza ambientale, con materiali didattici adeguati, attività pratiche e formazione dei docenti.

Gli obiettivi

Tre gli obiettivi del Piano: diffondere una cultura della prevenzione, favorire l’adozione di stili di vita corretti per sé e per la collettività e diffondere una cultura scientifica solida e consapevole, contrastando la disinformazione e promuovendo un approccio scientifico e critico tra i giovani. Prevista poi l’istituzione della Giornata nazionale dell’Educazione alla salute e ai corretti stili di vita, in memoria di Umberto Veronesi nel  centenario della sua nascita. Un insieme di propositi che tuttavia, spiega Marti, “non possiamo dare per scontato: serve un impegno congiunto delle  istituzioni, il sostegno della comunità scientifica e  l’applicazione delle innovazioni tecnologiche. È un percorso che intendiamo sostenere con determinazione e senso di responsabilità, per giungere ad un risultato concreto a livello  legislativo”.

La voce delle Istituzioni

Oggi, afferma Gemmato, “Il Ssn è dedicato per il  90% alla cura e per il 10% alla prevenzione. Riequilibrare questa sproporzione, anche con questa legge che ci impegneremo a far  passare entro la legislatura, consentirebbe di evitare l’enorme impatto delle malattie croniche non trasmissibili”. La tappa odierna per Valditara risponde ai limiti dell’impostazione passata, “viziata dal mancato coordinamento tra le aree di  intervento. La scuola è il cardine di una nuova consapevolezza, e questo percorso supera lo steccato della teoria per farsi concretezza e prassi quotidiana”.
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