Salute 1 Agosto 2022 11:25

Come assistere una persona portatrice di catetere vescicale a domicilio

Il cateterismo vescicale consiste nell’introduzione di un tubicino in vescica che permette il deflusso delle urine all’esterno

di Dott. Enrico Pinton, infermiere
Come assistere una persona portatrice di catetere vescicale a domicilio

Il cateterismo vescicale consiste nell’introduzione di un tubicino in silicone o lattice in vescica che permette il deflusso delle urine all’esterno. Il tubicino passa attraverso l’uretra ed arriva fino alla vescica, restando in posizione grazie ad un piccolo palloncino che viene gonfiato con circa 10cc di soluzione fisiologica. Una volta posizionato, il catetere vescicale viene collegato ad una sacca di raccolta chiusa, che va a raccogliere l’urina.

I cateteri vescicali vengono inseriti da personale formato su indicazione clinica specifica e devono essere rimossi il prima possibile, non appena non sia più estremamente necessaria la loro presenza. Nel caso di patologie croniche le condizioni della persona non permettono la rimozione del catetere vescicale, che in questi casi viene chiamato “a permanenza”.

È bene ricordare che l’incapacità di trattenere le urine e la loro perdita involontaria (incontinenza urinaria) non giustificano l’inserimento del catetere vescicale a permanenza se non in casi particolari di presenza di lesioni da decubito.

Questi dispositivi vengono spesso inseriti durante il ricovero in ospedale e in alcuni casi la persona può essere dimessa con il catetere vescicale ancora in sede. La corretta gestione di questo dispositivo a domicilio è fondamentale per prevenire le infezioni e accorgersi rapidamente della comparsa di complicanze. La persona portatrice di catetere vescicale e le persone che prestano assistenza diretta devono essere quindi formati dal personale di assistenza domiciliare per l’adozione di comportamenti corretti.

Complicanze del catetere vescicale

Le complicanze più frequenti del catetere vescicale sono:

  • Infezioni delle vie urinarie: sono le complicanze più frequenti. Più a lungo viene lasciato in sede il catetere vescicale e maggiore sarà il rischio di infezione. I sintomi sono la comparsa di febbre, dolore alla vescica e al pube, cambiamento nelle caratteristiche delle urine che cambiano di colore e possono divenire maleodoranti. Se compaiono questi sintomi contattare il medico o l’infermiere dell’assistenza domiciliare.
  • Occlusione: si verifica quando il catetere vescicale si tappa e non permette la fuoriuscita delle urine. La causa dell’occlusione può essere la presenza di sedimenti o coaguli di sangue. In questo caso contattare l’infermiere dell’assistenza domiciliare.
  • Perdita di urina: una parte dell’urina fuoriesce dall’esterno del tubicino e non viene raccolto dalla sacca. In questo caso contattare l’infermiere dell’assistenza domiciliare

Comportamenti

Igiene: Si consiglia una doccia al giorno, o se non possibile l’esecuzione di un bagno a letto, con sapone neutro prestando attenzione di lavare anche le parti genitali e il punto d’ingresso del catetere. Gli uomini dovranno tirare indietro la pelle del prepuzio del pene per lavarsi bene. Le donne devono prestare particolare attenzione all’igiene intima dopo la defecazione.

Lavaggio delle mani: Ogni qual volta si abbia la necessità di toccare il catetere vescicale o il sistema di raccolta va eseguito il lavaggio delle mani con acqua e sapone o gel idroalcolico prima e dopo la manovra.

Gestione delle sacche di drenaggio: La sacca di drenaggio dell’urina deve essere sempre più bassa rispetto alla vescica per evitare che l’urina refluisca (aumentando il rischio di infezione). Le sacche vanno svuotate quando piene. La sacca ha un rubinetto di drenaggio che permette la fuoriuscita delle urine. L’infermiere dell’assistenza domiciliare vi istruirà sullo svuotamento della sacca ed effettuerà l’accesso per il cambio periodico della sacca.

Fissaggio del catetere: Fissare il catetere in maniera appropriata per ridurre la mobilità e prevenire la trazione uretrale

Se l’urina non viene scaricata: controllate che il catetere vescicale e i tubicini di raccordo non siano piegati o attorcigliati. Dopo aver controllato se il problema non si risolve contattate l’infermiere dell’assistenza domiciliare.

Idratazione e dieta: Se non siete in restrizione di liquidi (chiedere al medico) è consigliabile bere almeno 8 bicchieri o 2 litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua). È importante evitare la stitichezza. Si consiglia di mangiare cibi ricchi di fibre, frutta, verdura, pane integrale e cereali.

Se notate cambiamenti nel colore, consistenza ed odore delle urine: contattare il medico o l’infermiere dell’assistenza domiciliare

Cambio del catetere vescicale: Non ci sono prove riguardo alla frequenza di sostituzione del catetere, pertanto si suggerisce di sostituirlo quando necessario. L’infermiere dell’assistenza domiciliare programmerà la sostituzione a domicilio.

Ginnastica vescicale: Non effettuare la ginnastica vescicale prima della rimozione del catetere. La ginnastica vescicale non si basa su evidenze scientifiche.

 

Dott. Enrico Pinton, infermiere

 

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